mercoledì 29 ottobre 2008

Claustrofobia, portami via...

L'altra sera, su consiglio dell'amico Glauco Guardigli, ho recuperato un film che avevo "bucato" clamorosamente al tempo della sua uscita nelle sale: THE DESCENT. Mea culpa, mea culpa, mea maxima culpa...
L'opera di Neil Marshall - già conosciuto per il precedente DOG SOLIDERS - ha un pregio che molte pellicole horror non hanno (soprattutto quelle dell'ultimo periodo, trasportate dalla non sempre condivisibile voglia di remake): fa davvero paura!
La regia, l'utilizzo del buio come presenza costante (quasi un personaggio a sé) e la sensazione di minaccia incombente generano un crescendo di claustrofobia e disagio difficile da dimenticare.
Sarà per la mia paura degli spazi chiusi, per il fatto che un semplice guasto all'ascensore ha il potere di farmi cagare in mano (bonjour finesse) ma sono sempre stato attratto dall'inquietudine che certi film sanno creare.
Così, parlando di claustrofobia, ho pensato di stilare una breve lista delle pellicole (horror e non) che più hanno saputo terrorizzarmi.
Chissà, magari non sono l'unico a gradire qualche sana oretta d'angoscia...

P.S: I titoli sono in ordine sparso, non necessariamente decrescente...

1) THE DESCENT (2005, Neil Marshall)
Un gruppo di amiche amanti dell'avventura si calano in una grotta in cerca di emozioni forti. Le troveranno, questo è sicuro...

2) TRAS EL CRISTAL (1987, Agusti Villaronga)
Un ex gerarca nazista costretto a vivere in un polmone d'acciaio viene assistito da una sua ex vittima: è il momento della vendetta. Introvabile il DVD...

3) SHINING (1980, Stanley Kubrick)
C'è bisogno di aggiungere altro?

4) ALIEN (1979, Ridley Scott)
Vedi sopra...

5) LEVIATHAN (1989, George Cosmatos)
Un Alien subacqueo diretto dal regista di "Cobra" e interpretato da Peter "Robocop" Weller. Ingiustamente sottovalutato...

6) LA MORTE E LA FANCIULLA (1995, Roman Polanski)
Un Polanski "minore" con le strabilianti interpretazioni di Sigourney Weaver e Ben Kingsley.

7) EVIL DEAD TRAP (1988, Toshiharu Ikeda)
Slasher orientale ambientato in una fabbrica abbandonata. Una troupe giornalistica è sulle tracce di un filmato snuff che la porterà ad affrontare il protagonista del video...

8) MERMAID IN A MANHOLE (1988, Hideshi Hino)
Un pittore in cerca di ispirazione si imbatte in una sirena morente nelle fogne della città, decidendo di ritrarne la fine. Semplicemente disgustoso...

9) LA CASA SPERDUTA NEL PARCO (1980, Ruggero Deodato)
Scialbo "rape-revenge" di Monsieur Cannibal. Con un'ottima atmosfera, però...

10) SAW (2004, James Wan)
Prodotto recente di tutto rispetto. Un folle tiene prigioniere alcune persone in uno scantinato, costringendole a conforntarsi con un sacco di insidie e trabocchetti. Non male anche il terzo capitolo...

lunedì 27 ottobre 2008

Hell ain't a bad place to be...


Ridicolo. Semplicemente ridicolo...

Dopo sette anni di latitanza i canguri del rock tornano in Italia con uno show che si preannuncia incendiario (come al solito del resto...).
Lo fanno per supportare un disco non più che discreto (di Black Ice, oltre all'opener "Rock & Roll train", sono riuscito ad apprezzare completamente solo "Big Jack" & "War Machine") ma... cazzo, sono pur sempre gli AC/DC! Trent'anni di carriera sul groppone, non so se rendo l'idea...
Ci aspetta un responso clamoroso, file ai botteghini, fan che accorrono da ogni dove...

Infatti, probabilmente per questo, gli organizzatori pensano bene di stanziare Angus e soci al Datchforum di Milano per un'unica data: 19 Marzo 2009.
Ma dico, stiamo scherzando?
Quattordicimila posti... e basta?!?
Il clamoroso sold out dell'evento (i biglietti sono andati esauriti nel giro di un'ora!) convince chi di dovere a bissare la gig due giorni dopo... ma ancora non basta! E' l'ennesimo assalto alla prevendita che fa registrare un altro "tutto esaurito" (con conseguente incazzamento generale).

Per mia fortuna sono riuscito a recuperare un biglietto per la prima data (lo vedete qui sopra in tutto il suo splendore!) ma il problema rimane.
Quand'è che le grandi arene verranno messe a disposizione di altri, oltre che dei soliti Vasco, Ligabue e compagnia cantante?

lunedì 20 ottobre 2008

Indy toy!

Della nuova querelle targata South Park ne hanno già parlato a profusione.
Però i 2 minuti con Spielberg e Lucas sono troppo divertenti... quindi li posto comunque!



Geniale! Nient'altro da aggiungere...

martedì 14 ottobre 2008

Anticipazia...

Siamo agli sgoccioli.
Il mio primo Nathan uscirà a Dicembre.
Nell'attesa, posto un paio di strisce letterate (cliccateci sopra per vederle meglio...)

Chi è l'uomo sotto la pioggia?

Nathan e Branko & work...

lunedì 13 ottobre 2008

Sono incontentabile?


Il momento di felicità (professionale) dello scrittore sta sempre prima e dopo. Mai durante.
Questo, per quanto concerne la mia esperienza personale, credo di poterlo affermare con certezza.

Ogni volta che mi spremo le meningi per buttar giù un soggetto sono già in fase di sceneggiatura. Penso a come risolvere questa o quella scena, pregusto il montaggio e la scansione, mi perdo nei gratificanti particolari della tecnica pura. Immagino il prodotto finito, insomma: le inquadrature, i movimenti di camera, gli attori di riferimento per i singoli personaggi, eccetera eccetera.
E probabilmente è un bene...

Stessa cosa mentre il cursore di Word rimbalza tra una tavola sceneggiata e l'altra. Lì la mia fantasia sente lo sfrenato bisogno di creare nuovi intrecci narrativi, muoversi in mondi che il soggetto su cui si sta lavorando non consente, generare nuove dinamiche e situazioni. In quel momento, la tecnica va stretta come la scarpetta di Cenerentola sul piedone adunco di un Urukai, tanto indispensabile quanto coercitiva.

Sono io che sono incontentebile o è la naturale evoluzione di qualsiasi processo creativo?

mercoledì 8 ottobre 2008

Ultimamente, scrivendo...

... non posso fare a meno di ascoltarla.



Grandi loro, grandissimo Jimi!