Secondo "quelli che sanno", l'economia è la scienza che studia la modalità di allocazione di risorse limitate, al fine di massimizzare la propria soddisfazione.
Ora, se la definizione è corretta, nelle vostre testoline dovrebbe materializzarsi l'icona di un bel porcellino salvadanio. A me, di solito, succede così; visualizzare i concetti mi aiuta a sviluppare intrecci e finali. Chiamatela deformazione professionale, se volete.
Eppure, dovrebbe essere una questione di logica: se voglio massimizzare la soddisfazione partendo da risorse limitate, l'unica soluzione possibile è il risparmio. E' proprio questo il significato di "fare economia", no?
No. Semmai, è vero il contrario.
Oggi l'economia non è un maialino sorridente con la fessura per le monete (o per il bancomat, tanto per non risultare obsoleti) ma un luogo lontano, una landa accessibile a pochi funestata dallo spettro della recessione.
"Attento, non andare in quella casa, c'è la recessione!"
Chissà, forse, un domani, per fare addormentare i bambini cattivi diremo: "Se non ti metti subito a dormire chiamo la recessione e ti faccio portare via!"
Niente paura, non ho intenzione di addentrarmi in discorsi moralistici. Quello che accade sotto i nostri occhi è talmente ripugnante che non può essere liquidato con una semplice pacca sulla spalla.
Sto parlando di etimologia e di chi si arroga il diritto di appropriarsene per modificarla. Chi prende un concetto semplice e lo trasforma in una Terra di Mezzo senza luce, punteggiata di città inquietanti dai nomi incomprensibili: Mibtel, Nikkei, Hang Seng e via discorrendo. Chi trasforma il concreto in fantasma, precludendoci l'opportunità di valutare, scegliere e intervenire.
Oggi, per "fare economia" è necessario spendere, investire sul nulla, e affidare il proprio denaro a chi può condurci attraverso la suddetta Terra di Mezzo (o almeno, così sostiene lui...). Vuoi vedere che si tratta di Vermilinguo?
Se Tolkien leggesse questo post e vedesse i propri reami paragonati a un simile cumulo di merda si incazzerebbe di brutto. E avrebbe ragione.
Ma ve l'ho detto, devo visulizzare le cose per cercare di comprenderle!
E, intanto, torno al mio porcellino salvadanaio...
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