Ci siamo.
O meglio: ci risiamo.
Dopo 2 anni scarsi di governo Prodi, si torna alle urne.
Com'era prevedibile, l'esborso multimiliardario previsto dalle elezioni anticipate, non ha fermato la masnada famelica di politicanti e pagliaccetti in cerca di un confortevole giaciglio per il deretano.
Da che mondo è mondo, se non si inserisce la monetina nell'apposita fessura, la scimmia non balla. E' la prima legge del mercato.
Che lo si voglia o no, si torna a votare (senza telefonino, please).
Chi potrebbe fare meno dei farlocchissimi exit poll di Porta a Porta?
Ormai sono un'istituzione...
Chi rinuncerebbe alle diatribe sui brogli delle prossime settimane?
Hanno impaginato male le schede apposta...
Chi si priverebbe di un simile, grande spettacolo?
"Meglio dei reality! Più divertente di qualsiasi televoto! Scegli tu il volto più simpatico dei prossimi 5 anni!"
Dovrebbe essere questo lo slogan più gettonato...
Invece, ci si recherà alle urne nella speranza di cambiare.
La stessa speranza con cui i suddetti pagliaccetti giocano a tombola da decenni.
E' il momento di scegliere, e io...
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