Di solito, quando il campionato rimane incerto fino all'ultima gioranta, si parla di "scudetto thriller". I "calciologi" di tutto il mondo si lanciano in paragoni audaci, fuori della loro portata, rimediando spesso magre figure.
"Un epilogo del genere non sarebbe riuscito a scriverlo neppure Grissem!" ha esordito ieri qualcuno mentre sul videowall alle sue spalle impazzava la festa nerazzurra.
No, Grissem no di sicuro... e neanche Grissom...
Magari Grisham...
Ad ogni modo, il sedicesimo (16°) scudetto dell'Inter non ha sfruttato unicamente i meccanismi della suspance. Ha fatto di più.
Ieri pomeriggio, a Parma, è spuntato un supereroe.
Quello che arriva quando tutto sembra irrimediabilmente perduto, quando le forze mancano, quando l'unica prospettiva possibile sembra essere la sconfitta. Un supereroe silenzioso, senza mantello, che aveva fatto perdere le sue tracce diversi mesi fa...
Nella tempistica, lo Zlatan Ibrahimovic visto ieri sul campo del Tardini travalica anche i confini del western, ricordando i vari Django, Sartana, Ringo, Sabata...
Un pistolero solitario che torna alla cittadina nel momento del bisogno, qunado i banditi si sono già asserragliati all'interno del saloon con donne e bambini.
Nè un attimo prima, nè un attimo dopo...
Se questa non è epicità...
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1 commento:
I miei più sentiti e sinceri complimenti!
eMa
(Dio solo sa quanto mi costano queste dichiarazioni....)
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