Non avendolo visto al cinema, l'altro giorno ho recuperato il DVD dell'ultimo (???) "Venerdì 13" targato Marcus Nispel.
Mi fidavo. Il remake di "Non aprite quella porta", pur non paragonabile al capolavoro Hooperiano, mi era tutt'altro che dispiaciuto.
Questa volta, invece, non appena pigiato il tasto play del telecomando, sono stato catapultato in una valle di lacrime.
La questione è semplice: Jason non è Jason.
Il che è strano se se si considera che Sean Cunningham (il "papà" del ragazzone col machete) ha supervisionato il progetto come al solito.
Ci sta. Lo accetto. Perchè in quel momento, è chiaro che Jason non è Jason!
Se però si decide di tornare a Crystal Lake e fare un mix dei primi capitoli, le cose cambiano.
Occhio che adesso spoilero un po'...
Nel suo habitat naturale, Jason non colpisce con un arco alla John Rambo, non ha l'intelligenza per creare un fitto labirinto di gallerie sotterranee e, soprattutto, non corre. Non corre, mai!
Sono le teenager tettone e ignude a farlo (beh, in quanto a tette, c'è da dire che Nispel ha tenuto fede ai canoni della saga). Jason è un bulldozer, un gigante in salopette inarrestabile!
Non è poliedrico come Freddy. Non ha la carica fetish di Pinhead. E' un cazzo di redneck deforme con un machete.
Punto e basta.
Prossimamente, tanto per farmi del male, darò anche un'occhiata al remake de "L'ultima casa a sinistra".
Brrr...
Restate sintonizzati.
3 commenti:
finalmente qualcuno mi ha spiegato bene perchè questo reboot fa cagare. eviterò con ancor più convinzione. grazie!
Roba brutta, caro Alex...
Brutta brutta...
Concordo: forse il peggior remake in assoluto!
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