giovedì 31 gennaio 2008

Un'ossessione chiamata Nick Raider...

Lo ammetto: i fumetti, per me, sono sempre stati una piacevole ossessione.
Leggerli non era sufficiente. Guardarli, neppure.
Fin dai tempi delle colossali scorpacciate di Braccio di Ferro e Cattivik, il mio approccio all'arte sequenziale prevedeva tre irrinunciabili steps:

1) "Snervante spluciamento edicoloso", con buona pace dei giornalai che mi osservavano con malcelata (in)tolleranza.

2) Lettura frenetica (ma frenetica sul serio!) delle storie.

3) Spoglio rigoroso delle singole vignette con maniacale attenzione ai dettagli.

Se dopo questa confessione rivedete nel sottoscritto le caratteristiche compulsive del serial killer, posso capirvi. Dico davvero.
Ma permettetemi di proseguire...
Da qualche anno a questa parte, infatti, insieme al lavoro di sceneggiatore, sono riuscito a trasformare la mia puntigilosa pulsione di lettore in una nuova opportunità professionale.
Qui di seguito, potete vederne il ritratto:

Sì, è Nick Raider, nella prima gloriosa copertina realizzata da Giampiero Casertano. Dopo aver abbandonato la scuderia Bonelli, il poliziotto nuiorchese (in italico idioma!) si è accasato presso Edizioni If, per un corposo (e succoso) ciclo di ristampa. La nuova edizione prevede una rubrica intitolata Tracce Nascoste, nella quale vengono sviscerate curiosità e minuzie relative all'albo in questione. Si spazia dalla crimonologia alla storia, dalla balistica alla geografia, dal cinema alla letteratura e chi più ne ha più ne metta. Tutto, partendo dalle informazioni fornite dalle singole vignette, autentiche custodi di piccoli, grandi tesori. Il curatore, come avrete capito, è il vostro Affezionatissimo (tanto per citare l'Alex De Large di Kubrikiana memoria...).

Di conseguenza, se vi piacciono le avventure poliziesche e i relativi approfondimenti, possiamo incontrarci in edicola tutti i mesi. Io ci sarò, e voi?

Black Subterranean!

Lo so! Gli aggiornamenti scarseggiano ma il mio impegno nel Sotterraneo è più vivo che mai!
Che ve ne pare della nuova veste "black"?
Attendo i vostri consigli! Ci sentiamo presto!

lunedì 21 gennaio 2008

Scusi, mi accompagnerebbe fino a Mibtel?

Secondo "quelli che sanno", l'economia è la scienza che studia la modalità di allocazione di risorse limitate, al fine di massimizzare la propria soddisfazione.
Ora, se la definizione è corretta, nelle vostre testoline dovrebbe materializzarsi l'icona di un bel porcellino salvadanio. A me, di solito, succede così; visualizzare i concetti mi aiuta a sviluppare intrecci e finali. Chiamatela deformazione professionale, se volete.
Eppure, dovrebbe essere una questione di logica: se voglio massimizzare la soddisfazione partendo da risorse limitate, l'unica soluzione possibile è il risparmio. E' proprio questo il significato di "fare economia", no?
No. Semmai, è vero il contrario.
Oggi l'economia non è un maialino sorridente con la fessura per le monete (o per il bancomat, tanto per non risultare obsoleti) ma un luogo lontano, una landa accessibile a pochi funestata dallo spettro della recessione.
"Attento, non andare in quella casa, c'è la recessione!"
Chissà, forse, un domani, per fare addormentare i bambini cattivi diremo: "Se non ti metti subito a dormire chiamo la recessione e ti faccio portare via!"
Niente paura, non ho intenzione di addentrarmi in discorsi moralistici. Quello che accade sotto i nostri occhi è talmente ripugnante che non può essere liquidato con una semplice pacca sulla spalla.
Sto parlando di etimologia e di chi si arroga il diritto di appropriarsene per modificarla. Chi prende un concetto semplice e lo trasforma in una Terra di Mezzo senza luce, punteggiata di città inquietanti dai nomi incomprensibili: Mibtel, Nikkei, Hang Seng e via discorrendo. Chi trasforma il concreto in fantasma, precludendoci l'opportunità di valutare, scegliere e intervenire.
Oggi, per "fare economia" è necessario spendere, investire sul nulla, e affidare il proprio denaro a chi può condurci attraverso la suddetta Terra di Mezzo (o almeno, così sostiene lui...). Vuoi vedere che si tratta di Vermilinguo?
Se Tolkien leggesse questo post e vedesse i propri reami paragonati a un simile cumulo di merda si incazzerebbe di brutto. E avrebbe ragione.
Ma ve l'ho detto, devo visulizzare le cose per cercare di comprenderle!
E, intanto, torno al mio porcellino salvadanaio...

sabato 19 gennaio 2008

Post basculanti...

State tranquilli.
Niente possessioni, maledizioni o riti vudù.
I post che ogni tanto cambiano forma e posizione sono frutto soltanto della mia scarsa perizia bloggosa...
Delusi?
Mi spiace: per il soprannaturale mi sto ancora attrezzando...

venerdì 18 gennaio 2008

Un po' di Doc McKunt...

Lo so.
Nell'era del consumismo più sfrenato e degli acquisti a scatola chiusa, l'editoria è ancora un'isola felice. In libreria i volumi si possono guardare, sfogliare, annusare, così come accade in fumetteria.
Il rapporto intimo che il fruitore instaura con il prodotto (e con la successiva lettura) nasce proprio lì, tra gli scaffali, da un approccio "artigianale" che troppo spesso viene relegato in secondo piano.
Così, dopo il post precedente su Doc McKunt, ecco un paio di tavole estratte dal primo numero.
Guardate, leggete e annusate. Poi, se ancora ne avrete voglia, decidete.
Lui sarà ancora là ad aspettarvi, su qualche scaffale stracolmo di idee, immagini e colori, più vicino di quanto possiate immaginare.
Statene certi.



Aduken!

Per tutti quelli che credevano che Ryu e Ken fossero i personaggi più fighi in assoluto.


Per tutti quelli che usavano Blanka ma "ehi! Non vale fare sempre la scossa!"
Per tutti quelli che odiavano i calci rotanti di Guile, gli uppercut di Sagat e gli allunghi di Dalhsim.
Per tutti quelli che "oh, bello! Non c'è mica solo Street Fighter!"

Questo link è per voi:

http://www.adultswim.com/games/biblefight/

Parental advisory: heretic content.

mercoledì 16 gennaio 2008

Tanto per cominciare...

Con sommo gaudio e irrefrenabile pulsione nerd, posto qui sotto una foto a cui sono particolarmente affezionato.
Eccola qua...



Il biondo vichingo entusiasta della lettura è Jorg Buttgereit, regista teutonico di culto approdato in Italia per l'ultima edizione del PesarHorrorFest. Il suo curriculum vitae, vanta opere come Nekromantik (uno e due), Schramm e Der Todesking, autentiche pietre miliari del cinema estremo, osteggiate dalla censura e osannate dai fans.
Quello che il buon vecchio Jorg stringe tra le mani, invece (e osserva con indicibile ammirazione!) è uno dei primissimi lavori di sceneggiatura del sottoscritto, un fumetto umoristico/erotico/demenziale intitolato Doc McKunt.

Vualà la copertèn (cliccate pure che s'espande):


I disegni e i colori (o meglio, le tonalità di grigio) sono opera dei validissimi Mattia Dossi e Andrea Pelle.
La miniserie, strutturata in sei volumi, è al momento in fase di stallo, in attesa di essere rimaneggiata per nuove soluzioni editoriali.
Ad ogni modo, chi non dovesse resistere alla tentazione e volesse accaparrarsi il primo numero, può trovarlo in (quasi) tutte le fumetterie. Il costo dell'albo è di 5 euri, comprensivo di uno spettacolare omaggio!
A giudicare dall'espressione di Jorg, direi che ne vale la pena...

Benvenuti, amici!

Vampiri, serial killer, lupi mannari, zombi, streghe e cowboy mummificati: un caloroso benvenuto a voi tutti! Dopo anni di tentennamenti e di "sì, sì, un giorno lo apro 'sto cavolo di blog!", eccomi qui con un angolino nuovo di zecca da consegnare ai meandri della Rete. Saluto chi mi conosce con una pacca sulla spalla, un bacione sulla guancia o una mannajata in pieno volto (a seconda dei casi e dei gusti...) e invito i forestieri, nel caso lo volessero, a dare un'occhiata al mio profilo (che verrà completato e aggiornato a breve, promesso!).
Per ora è tutto. Ci risentiamo prestissimo qui, nel sotterraneo...