lunedì 30 novembre 2009

Forza Ronnie!

Con grande dispiacere apprendo da qui che:

"Ronnie James Dio è gravemente malato: al leggendario cantante di Elf, Rainbow, Black Sabbath e DIO è stato diagnosticato un cancro allo stomaco. La notizia è stata diffusa da Wendy Dio, moglie e manager dell’artista"

Un piccolo omaggio e augurio di pronta guarigione è dovuto...

lunedì 23 novembre 2009

E' meglio se sto zitto...



"Con BUROCRAZIA si intende l'organizzazione di persone e risorse destinate alla realizzazione di un fine collettivo secondo criteri di razionalità, imparzialità e impersonalità."

Eh? Prego?

Se sull'impersonalità sono totalmente d'accordo (chi, di questi tempi, incoraggia un comportamento PERSONALE?), su razionalità e imparzialità avrei qualcosa da ridire.
La BUROCRAZIA è un semplice meccanismo "materasso" messo lì apposta per scoraggiare, soverchiare, svilire, annullare...
Ma allora di che cosa stiamo parlando? Di una razionalità imparziale adibita ad un danneggiamento equo? Di un "mal comune mezzo gaudio" che, travolgendo tutto e tutti, dev'essere accettato senza batter ciglio?

Il vero problema di un meccanismo tanto perverso, è che quando ci finisci in mezzo dalla parte sbagliata sei costretto ad osservare gli altri schiantarsi contro la sua barriera invisibile.
Vorresti urlare: "Ehi, guardate che sono qui... sono prigioniero ma sto dalla vostra parte! Se avete un paio di panette di C4 e riuscite a gettarle da questa parte della staccionata, ci penso io a piazzarle sotto le sedie giuste!"

Ma poi ti accorgi che non ti sentono. Non possono farlo.
L'unica cosa che percepiscono è un pagliaccetto nudo che si dimena in cerca di una scusa. Un ipocrita fatto e finito, che ha pure la presunzione di scrivere certe cagate su un cazzo di blog.
Il suo, tra l'altro...

Forse, quest'anno, la BUROCRAZIA mi impedirà di fare una cosa a cui tenevo parecchio. Non tanto per il mero tornaconto economico, ma per la possibilità di aggirarmi con un bazooka in un'istituzione RAZIONALE abituata a moduli IMPARZIALI, valutazioni numeriche prive di senso e IMPERSONALITA'.

Un'IMPERSONALITA' che ti insegna ad accettarla...

venerdì 20 novembre 2009

E' già tempo del secondo numero di ONE?

No, non ancora...
La cover, ad ogni modo, è questa qui (cliccala che la vedi meglio):

venerdì 13 novembre 2009

World painted blood - Track by track...


Ormai è uscito da un po'.
L'ho visto fare capolino da un negozio di dischi lucchese e non ho resistito alla tentazione di acquistarlo al day one (cuore di fan...).
Le aspettative non erano molto alte ma devo ammettere che l'ultimo lavoro degli Slayer non è affatto male.
Il mio lettore cd l'ha macinato più volte e, nonstante i fasti di un tempo siano andati irrimediabilmente perduti, sono pronto a sbilanciarmi: World Painted Blood è nettamente superiore a God Hates us all e Christ Illusion (non che ci volesse molto, eh...).
Eccolo qui sviscerato traccia per traccia:

1 - WORLD PAINTED BLOOD
Al termine di un'intro macabra e old school, la title track si dipana lungo un riffing alterno e asimmetrico. Il fantasma di South of Heaven comicia ad aleggiare dopo pochi istanti, trasportando l'ascoltatore nel territorio preferito di Hannemann e soci: l'oscurità fatta musica.

2 - UNIT 731
Bastarda e tiratissima, Unit 731 rilegge il tema di Angel of Death visualizzando le atrocità dei campi di sterminio (questa volta ci spotiamo in Manciuria, già teatro del malatissimo nasty movie Men Behind the Sun) attraverso lo spettro di una vittima decisa a vendicarsi.

3 - SNUFF
Il titolo dice tutto. Il brano un po' meno.
King partorisce il solito riff di chitarra schiacciasassi, ma il pezzo pecca un po' di personalità.
Forse uno degli episodi più infelici del disco.

4 - BEAUTY THROUGH ORDER
Molto bella. In linea con quello che gli Slayer sono diventati dopo Season in the Abyss.
Gli echi di Dead Skin Mask e Divine Intervention si fondono in un brano tosto, completo, complesso e compatto. Ottima interpretazione di Araya.

5 - HATE WORLDWIDE
Non mi era piaciuta come singolo e continua a non piacermi.
Un thrashettino senza coraggio.
Se volete dargli un'ascolto, la trovate di seguito:


6 - PUBLIC DISPLAY OF DISMEMBERMENT
Canzone tutto sommato ordinaria, funestata da un titolo alla Cannibal Corpse che non ci azzecca una fava. Comunque, apprezzabile.

7 - HUMAN STRAIN
Intro perfetta, d'atmosfera, che accompagna strofa e ritornello.
Il mood marcio è davvero notevole, peccato risulti un po' ripetitivo.
L'apertura spettrale e melodica (sì, avete capito bene) ritrae perfettamente gli Slayer di oggi.
Prendere o lasciare...

8 - AMERICON
Naturale seguito di Human Strain.
Qui, la struttura è leggermente più classica ma Araya si ostina a voler cantare (cosa che gli riesce piuttosto bene...)

9 - PSYCHOPATHY RED
L'avevo odiata. E l'avevo pure scritto sul blog...
Nell'economia del disco, ad ogni modo, si lascia sentire. Rivalutata!

10 - PLAYING WITH DOLLS
La perfetta summa di questo World Painted Blood.
L'attacco ultra melodico - che farà storcere il naso a molti - mi ha ricordato da vicino Season in the Abyss (il brano, non l'album). Sicuramente l'epsiodio più rappresentativo di tutto il lavoro.
Può piacere o non piacere, ma è oggettivamente un ottimo pezzo:



11 - NOT OF THIS GOD
Corna al cielo, testoni che si scuotono, stage diving, moshing.
Ecco gli Slayer dei bei vecchi tempi. Not of this God è una mazzata in faccia che chiude divinamente l'album con una strizzata d'occhio agli hardcore fan.
Come a dire: "Ehi, amico! Siamo ancora capaci di suonare 'sta roba, tranquillo! Preferiamo soltanto fare altro..."

E voi? Cosa preferite?

mercoledì 4 novembre 2009

Su il volume!

Da quando sono tornato da Lucca, Ozzy è il sottofondo perfetto per lavorare.
In particolare questo pezzo qui:



Qualcosa vorrà pur dire...

lunedì 2 novembre 2009

Lucca 2009!


Una gran bella edizione!

Più vivibile di quella dello scorso anno, funestata da un tempaccio orribile, e meglio organizzata.
Finalmente, il palco conterti/cosplayer-contest/spettacoli vari è stato spostato in un luogo meno "invadente", scongiurando il sudaticcio tappo-umano che tanti smoccolamenti aveva generato in passato.

Come sempre, Lucca è stata un'occasione di incontro e ritrovo, sia professionale che non.
Tanti volti nuovi, tanti volti vecchi... tutti lì, tra quelle mura, gironzolanti tra gli stand traboccanti di novità o in pausa sigaretta/birra/caffè in uno dei tanti baretti sovraffollati.

Le vendite di One sono state ottime, così come molte altre testate targate GG Studio. Speriamo che l'attenzione dei lettori rimanga alta anche per i prossimi volumi!

Nel frattempo, il cursore di Word ha ripreso a pulsare dalle 9 precise di questa mattina...
La nostalgia di tre bellissime giornate lascia il posto alla consapevolezza che è il momento di ripartire a "tutto foco" (come dicono in Toscana).

SOTTO!