venerdì 26 dicembre 2008

Sono proprio curioso...

Riusciranno regista e mattatore di "Traffic" a confrontarsi con una figura tanto ingombrante?

La prima parte di CHE - "El Argentino" - sarà nei cinema a fine febbraio. Rigorosamente senza pop corn...

lunedì 22 dicembre 2008

In rete si mormora...

... che il numero 211 di Nathan Never è piaciuto abbastanza.

Gli amici del forum, salvo casi sporadici (non si può mica far contenti tutti, insomma...), hanno speso buone parole, considerando "Il mostro nell'ombra" un albo d'esordio assolutamente positivo.

E voi? Che ne pensate?

giovedì 18 dicembre 2008

Ground & Pound!

Ci siamo.
Stretta finale.
Stavolta non si scappa.

Domani, in tutte le edicole d'Italia, uscirà il mio primo Nathan Never ("Il mostro nell'ombra", disegnato dal sempre magistrale Roberto De Angelis).

Il giudizio del pubblico incombe...

Sotto!

mercoledì 17 dicembre 2008

Frasi ad effetto (Top 10)!


Perchè sono divertenti!
Perchè ci permettono di caratterizzare un personaggio senza troppi giri di parole!
Perchè le classifiche spopolano in rete...

Ecco una lista (s)ragionata delle dieci battute cinematografiche che più hanno segnato le mie (pessime) visioni:

1) "Lo senti, il napalm? Una volta abbiamo bombardato una collina per tutta la notte e il mattino dopo non rimaneva più nulla. Ma quell'odore di benzina... profumava come... come di vittoria!"
Robert Duvall, Apocalypse Now

2) "Hai lasciato qualcosa anche per noi, John?"
"Solo cadaveri..."
Arnold Schwarzenegger, Commando

3) "Joe, vuoi che gli spari?"
"Cazzo, se mi spari anche solamente in sogno è meglio che ti svegli e mi chiedi scusa..."
Harvey Keitel, Le Iene

4) "Ho visto cose che voi umani non potete neanche immaginare..."
Rutger Hauer, Blade Runner

5) "Walter, lo sai... Smookie era un pacifista come me..."
"Ah, non sapevo che avesse questo problema..."
Jeff Bridges e John Goodman, Il grande Lebowski

6) "Colonnello, levami subito questo sigaro di contrabbando da sotto gli occhi o te lo ficco tanto su per il culo che per accenderlo ti scotti il naso..."
Clint Eastwood, Gunny

7) "Chi c'è in quella cassa, straniero?"
"Uno che si chiama Django..."
Franco Nero mentre mangia i fagioli, Django

8) "Ho detto che non ti farò niente... solo quella testa te la spacco in due. Quella tua bella testolina te la faccio a pezzi..."
Jack Nicholson, Shining

9) "Mi avete preso per un coglione!"
"No, siete un eroe!"
"Ho detto che mi avete preso per un coglione!"
"No, siete un eroe!"
"MI AVETE PRESO PER UN COGLIONE! LA' SOTTO, CON LA MENO..."
Lino Banfi, L'allenatore nel pallone

10) "Tch-tch-tch-tch... ha-ha-ha..."
Jason Woorhes, un Venerdì 13 qualsiasi.

Lo so, ne mancano altre tremilaecinquecento...
Ma è per questo che esite lo spazio dei commenti, no?

martedì 9 dicembre 2008

Luce sull'oscurantismo, please...


Dall'articolo di Alessandro Longo su Repubblica:

"You Tube, il più grande portale video del mondo, visitato da 300 milioni di utenti ogni mese e posseduto dal colosso Google, da qualche giorno ha adottato regole molto rigide sui propri contenuti, bollando come vietati ai minori tutti quei video che anche solo alludono alla sessualità. E adesso i dirigenti del portale chiedono anche l'aiuto degli utenti per segnalare i video "peccaminosi". Così, oltre al marchio vietato ai minori, il video verrà nascosto agli occhi dei più..."

Cioè, in che senso?
Le soubrette che mi sculettano in faccia ad orario di cena sì e il resto nisba?
Chi la decide la soglia del "peccaminoso"? Chi sborsa fior fior di milioni per l'inserzione di banner "politicamente corretti"?
Mah...

giovedì 20 novembre 2008

Anche a colori! (Anticipazia 3)

Sul sito della Sergio Bonelli Editore (esattamente qui) potete trovare la copertina del Nathan di dicembre... tutta a colori!!!

Gongolo di brutto.
Si vede?

venerdì 14 novembre 2008

Terza di copertina (Anticipazia 2)!

Sul numero 210 di Nathan in edicola questo mese (La guerra dell'acqua, di Piani/Cascioli), potete trovare l'anteprima del mio albo in terza di copertina.

Eccola qua (cliccateci pure sopra per ingrandirla):


Titolo svelato: "Il mostro nell'ombra"

Ci vediamo nelle tenebre...

lunedì 10 novembre 2008

Purchè se ne parli...

In giro per la rete si comincia a parlare del numero di Nathan di dicembre.
Quale onore! Gli amici del forum si pongono le prime domande qui, dove potete trovare anche alcune tavole complete e una mini-mini anteprima di copertina...

P.S: La Lucca Comics di quest'anno è stata un'autentica sciagura! Niente di relativo alla fiera, intendiamoci, semplicemente una sfilza di sfighe inimmaginabili si è abbattuta sul sottoscritto (e sui relativi compagni di viaggio!) come la classica nuvoletta di Fantozzi.
La cosa non mi sembrava degna di un apposito post... o forse sì?

mercoledì 29 ottobre 2008

Claustrofobia, portami via...

L'altra sera, su consiglio dell'amico Glauco Guardigli, ho recuperato un film che avevo "bucato" clamorosamente al tempo della sua uscita nelle sale: THE DESCENT. Mea culpa, mea culpa, mea maxima culpa...
L'opera di Neil Marshall - già conosciuto per il precedente DOG SOLIDERS - ha un pregio che molte pellicole horror non hanno (soprattutto quelle dell'ultimo periodo, trasportate dalla non sempre condivisibile voglia di remake): fa davvero paura!
La regia, l'utilizzo del buio come presenza costante (quasi un personaggio a sé) e la sensazione di minaccia incombente generano un crescendo di claustrofobia e disagio difficile da dimenticare.
Sarà per la mia paura degli spazi chiusi, per il fatto che un semplice guasto all'ascensore ha il potere di farmi cagare in mano (bonjour finesse) ma sono sempre stato attratto dall'inquietudine che certi film sanno creare.
Così, parlando di claustrofobia, ho pensato di stilare una breve lista delle pellicole (horror e non) che più hanno saputo terrorizzarmi.
Chissà, magari non sono l'unico a gradire qualche sana oretta d'angoscia...

P.S: I titoli sono in ordine sparso, non necessariamente decrescente...

1) THE DESCENT (2005, Neil Marshall)
Un gruppo di amiche amanti dell'avventura si calano in una grotta in cerca di emozioni forti. Le troveranno, questo è sicuro...

2) TRAS EL CRISTAL (1987, Agusti Villaronga)
Un ex gerarca nazista costretto a vivere in un polmone d'acciaio viene assistito da una sua ex vittima: è il momento della vendetta. Introvabile il DVD...

3) SHINING (1980, Stanley Kubrick)
C'è bisogno di aggiungere altro?

4) ALIEN (1979, Ridley Scott)
Vedi sopra...

5) LEVIATHAN (1989, George Cosmatos)
Un Alien subacqueo diretto dal regista di "Cobra" e interpretato da Peter "Robocop" Weller. Ingiustamente sottovalutato...

6) LA MORTE E LA FANCIULLA (1995, Roman Polanski)
Un Polanski "minore" con le strabilianti interpretazioni di Sigourney Weaver e Ben Kingsley.

7) EVIL DEAD TRAP (1988, Toshiharu Ikeda)
Slasher orientale ambientato in una fabbrica abbandonata. Una troupe giornalistica è sulle tracce di un filmato snuff che la porterà ad affrontare il protagonista del video...

8) MERMAID IN A MANHOLE (1988, Hideshi Hino)
Un pittore in cerca di ispirazione si imbatte in una sirena morente nelle fogne della città, decidendo di ritrarne la fine. Semplicemente disgustoso...

9) LA CASA SPERDUTA NEL PARCO (1980, Ruggero Deodato)
Scialbo "rape-revenge" di Monsieur Cannibal. Con un'ottima atmosfera, però...

10) SAW (2004, James Wan)
Prodotto recente di tutto rispetto. Un folle tiene prigioniere alcune persone in uno scantinato, costringendole a conforntarsi con un sacco di insidie e trabocchetti. Non male anche il terzo capitolo...

lunedì 27 ottobre 2008

Hell ain't a bad place to be...


Ridicolo. Semplicemente ridicolo...

Dopo sette anni di latitanza i canguri del rock tornano in Italia con uno show che si preannuncia incendiario (come al solito del resto...).
Lo fanno per supportare un disco non più che discreto (di Black Ice, oltre all'opener "Rock & Roll train", sono riuscito ad apprezzare completamente solo "Big Jack" & "War Machine") ma... cazzo, sono pur sempre gli AC/DC! Trent'anni di carriera sul groppone, non so se rendo l'idea...
Ci aspetta un responso clamoroso, file ai botteghini, fan che accorrono da ogni dove...

Infatti, probabilmente per questo, gli organizzatori pensano bene di stanziare Angus e soci al Datchforum di Milano per un'unica data: 19 Marzo 2009.
Ma dico, stiamo scherzando?
Quattordicimila posti... e basta?!?
Il clamoroso sold out dell'evento (i biglietti sono andati esauriti nel giro di un'ora!) convince chi di dovere a bissare la gig due giorni dopo... ma ancora non basta! E' l'ennesimo assalto alla prevendita che fa registrare un altro "tutto esaurito" (con conseguente incazzamento generale).

Per mia fortuna sono riuscito a recuperare un biglietto per la prima data (lo vedete qui sopra in tutto il suo splendore!) ma il problema rimane.
Quand'è che le grandi arene verranno messe a disposizione di altri, oltre che dei soliti Vasco, Ligabue e compagnia cantante?

lunedì 20 ottobre 2008

Indy toy!

Della nuova querelle targata South Park ne hanno già parlato a profusione.
Però i 2 minuti con Spielberg e Lucas sono troppo divertenti... quindi li posto comunque!



Geniale! Nient'altro da aggiungere...

martedì 14 ottobre 2008

Anticipazia...

Siamo agli sgoccioli.
Il mio primo Nathan uscirà a Dicembre.
Nell'attesa, posto un paio di strisce letterate (cliccateci sopra per vederle meglio...)

Chi è l'uomo sotto la pioggia?

Nathan e Branko & work...

lunedì 13 ottobre 2008

Sono incontentabile?


Il momento di felicità (professionale) dello scrittore sta sempre prima e dopo. Mai durante.
Questo, per quanto concerne la mia esperienza personale, credo di poterlo affermare con certezza.

Ogni volta che mi spremo le meningi per buttar giù un soggetto sono già in fase di sceneggiatura. Penso a come risolvere questa o quella scena, pregusto il montaggio e la scansione, mi perdo nei gratificanti particolari della tecnica pura. Immagino il prodotto finito, insomma: le inquadrature, i movimenti di camera, gli attori di riferimento per i singoli personaggi, eccetera eccetera.
E probabilmente è un bene...

Stessa cosa mentre il cursore di Word rimbalza tra una tavola sceneggiata e l'altra. Lì la mia fantasia sente lo sfrenato bisogno di creare nuovi intrecci narrativi, muoversi in mondi che il soggetto su cui si sta lavorando non consente, generare nuove dinamiche e situazioni. In quel momento, la tecnica va stretta come la scarpetta di Cenerentola sul piedone adunco di un Urukai, tanto indispensabile quanto coercitiva.

Sono io che sono incontentebile o è la naturale evoluzione di qualsiasi processo creativo?

mercoledì 8 ottobre 2008

Ultimamente, scrivendo...

... non posso fare a meno di ascoltarla.



Grandi loro, grandissimo Jimi!

martedì 30 settembre 2008

Fist & Furious! (Fumetti in TV e ritorno)

Un pugno al cielo.
Ecco l’inizio della minitrasferta a Fumetti in TV.
Dopo l’incontro mattutino in quel della stazione di Sesto, io, Emanuele, Alex , Sarah, Alberto e Giustina, ci mettiamo in viaggio alla volta del nord-est.
L’immancabile sosta all’autogrill “cappuccino-brioche-sigaretta” si dimostra subito azzeccata e ci scaraventa di prepotenza in un raduno di bikers barbutissimi che strappa la mia prima esultanza.

Questa sì che è un’ottima partenza!

Il secondo momento di gioia è quando, una volta arrivati a Treviso, il mio amico Creeptico per eccellenza sfoggia con baldanza una maglietta che ho cercato disperatamente in lungo e in largo, senza mai trovare la taglia giusta. Accidenti alla mia stazza!

Al temine di un pranzetto veloce ci muoviamo verso la Camera di Commercio della città, lussuosa (anche se un po’ freddina) location della fiera.

Il pomeriggio trascorre allegramente in compagnia di vecchi e nuovi amici, colleghi e conoscenti vari. Approfitto di questo post per ringraziare i ragazzi della Nicola Pesce Editore (Liri, Andrea e Massimo su tutti) per la simpatia e ospitalità dimostrate, Alpo “coscienza politica del nord” per i vari scarrozzamenti pre e post birre e tutti gli altri che ho avuto modo di incontrare e conoscere per la prima volta.

Rimanete sintonizzati.
Sono in arrivo grosse novità…

mercoledì 17 settembre 2008

Letture d'agosto (parte 1)

Ebbene sì.
Tra scatoloni del trasloco, tavole da consegnare e progetti da mettere in piedi, ho anche trovato il tempo di leggere. O meglio, non l'ho trovato, ma mi sono imposto di fare il consueto giretto in fumetteria a caccia di novità.

Come al solito, di roba bella ne è uscita un po'...

1) SCALPED
Testi: Jason Aaron / Disegni: R.M. Guéra

Ovvero: cosa succede quando un incazzatissimo indiano d'america torna alla riserva armato di nunchaku.
Nonostante Aaron peschi a piene mani da Ennis, il primo volume della serie targata VERTIGO scorre piacevolmente, senza lasciare in bocca lo sgradevole sapore del "già visto". La storia è ben costruita, coinvolgente, particolare a suo modo. L'utilizzo dei flashback per la caratterizzazione dei personaggi è gestito in maniera efficace, scongiurando il pericolo della perdita di ritmo.
Se volete farvi un viaggetto tra le miserie del South Dakota, quest'albo fa sicuramente per voi...

2) DEVIL: PARTI DI UN BUCO
Testi: David Mack / Disegni: Joe Quesada

Chiariamo subito: "Rinascita" e "L'uomo senza paura" sono un'altra cosa.
Eppure, l'opera di Mack e Quesada (reduce dal precedente - e a mio avviso migliore - "Guardian Devil"), riesce a ritagliarsi il suo spazio, sfruttando la cecità di Murdock come trait d'union con il personaggio di Maya, una ragazza sorda in grado di riprodurre fedelmente ogni cosa che vede.
Anche il ciccionissimo Kingpin fa la sua porca figura, con una parentesi introspettiva davvero niente male.
Il finale poi... beh, scopritelo da soli...

3) TOM STRONG Vol. 4
Testi: Alan Moore + vari / Diegni: Autori vari



Dopo il mezzo passo indietro del terzo volume si torna a fare sul serio, con una minisaga in tre parti di Moore che ci propone un what if di tutto ripetto. Cosa sarebbe successo se la madre del supereoe di Millennium City si fosse attardata per un istante sulla banchina del porto? E se l'attuale moglie di Tom avesse in realtà sposato il suo nemico giurato?
Come suo solito, lo sceneggiature più barbuto del mondo gioca con ipotesi e universi paralleli divertendosi un sacco. E si vede.
La forumla del "cosa sarebbe successo se", già di per sè sfiziosa, è qui arricchita dalla perizia di Moore che mette in mostra tutto il suo immaginario. Grande la parentesi cartoon! E non dico altro...
Peccato per le due storie d'appendice, veri e propri fill-in con poco spessore.
Ma ci si può accontentare...

giovedì 11 settembre 2008

Zona di guerra...

Che facciamo, ci speriamo davvero questa volta?

Massì, dai...

venerdì 5 settembre 2008

Siamo alle solite...

Chi mi conosce sa quanto io sia sensibile al fenomeno ultras.
Un po' per i miei vecchi trascorsi "da stadio" (molto più tranquilli di quanto la foto qui sopra lasci presagire, a dire la verità) e un po' per il fascino che da sempre esergitano su di me le varie (sotto)culture.

31/08/2008: Prima giornata di campionato.
Dopo le morti di Sandri e Raciti (solo per citare le tragedie più recenti), il famoso "giro di vite" e la tanto decantata "tolleranza zero", si attende Roma-Napoli con una certa inquietudine. Come prevedibile, si temono incidenti e gran bordello, nonostante gli appelli dei capitani a "tenere un comportamente sportivo corretto" (il perchè qualcuno debba leggere un COMUNICATO UFFICIALE per manifestare il PROPRIO pensiero, rimane di per sé un mistero).

I casini, puntualmente, si verificano.
I tifosi del Napoli assaltano la stazione di Roma Termini e distruggono svariate carrozze (un treno intero, a sentire qualcuno), in barba alle belle parole di presidenti e addetti ai lavori.

Se lo meritano. Loro e la loro fottuta demagogia.

Il giorno successivo, le trasmissione televisive cominciano a riversare la solita marea di stronzate sui poveri (?) telespettatori, dando vita a tavole rotonde, caroselli mediatici, tempeste di "non si può andare avanti così-sono tutti delinquenti-sbattiamoli in galera e gettiamo via le chiavi", dibattiti politici (il ministro dei trasporti, dopo la questione Alitalia, ha affermato impunemente che per appianare il danno causato dai napoletani in trasferta sarà costretto ad aumentare il prezzo dei biglietti!) e via discorrendo...

Si parla, ci si arrovella, mentre le massaie buttano la pasta e ascoltano per la milionesima volta la consueta, stanca tiritera. Perchè meravigliarsi? In fondo, è quello che desiderano. Demagogia spicciola: "Noi siamo meglio di loro, il calcio è un'altra cosa, facciamo come in Inghilterra" e avanti così per ore.
La gente non si stanca, rimane incollata allo schermo, crogiolandosi nella più becera indignazione. Sentirsi nel giusto, tutto sommato, fa dormire meglio la notte.
"Ah, se mio figlio diventa come quelli lì, una pedata nel culo e lo sbatto fuori di casa!".
Bravi, avete risolto il problema.

Ad ogni modo, dopo accesi dibattiti e ridicole prese di posizione, la "scatola malefica" regina dei salotti, giunge a due conclusioni:
1) Cercare il dialogo con gli ultras.
2) Bastonarli fino al prossimo diluvio universale.
Le luci si spengono, applausi... è lampante che non hanno capito un cazzo (o sono bravissimi a mentire, decidete voi).

Come si può pretendere di "dialogare" con persone a cui la possibilità di parola è stata tolta da un pezzo? Come si può sperare di essere tutti amici, come se nulla fosse accaduto? Signori miei, d'accordo l'ipocrisia ma quando è troppo è troppo. Desiderare stringere la mano a chi ha le dita spezzate, è stupido oltre che disonesto.
E con questo non mi riferisco unicamente alle vicende che ruotano attorno al mondo del pallone.
La nostra società è programmata per programmare, costruire automi buoni a riprodursi e non pensare. Il concetto di COLLETTIVITA' è bandito sin dai primi anni di vita, a favore di uno squallido egocentrismo più ottuso che orgoglioso.
E se io, quindicennne incazzato e incazzoso, trovo un momento di aggregazione nella curva della mia città che faccio? Se non ho altri parametri di riferimento oltre a quelli inculcatimi a forza come posso oppormi, scegliere?

Allora, davanti a una cosa tanto complessa persino da spiegare, meglio armarsi di lacrimogeni CS, usare il manganello al contrario e riempire i piazzali degli stadi di giovanotti col caschetto blu e gli stessi problemi dei loro "rivali". Aggiungendo violenza alla violenza.

Mi pare di vederla la tranquilla famigliola italiana davanti alla tv in questi giorni. "Ah, se mio figlio diventa come quelli lì, una pedata nel culo e lo sbatto fuori di casa!"
Ottimo ragionamento. Nell'armadio ha già una sciarpa da annodarsi davanti al volto e tanta voglia di poter dire finalmente la sua.
A qualunque costo...

mercoledì 3 settembre 2008

Perchè mi piace Cannibal Holocaust.


"Che cazzo di titolo è!", direte voi.
Beh, è un titolo semplice e diretto.
Se non vi interessa l'argomento, potete pure passare oltre.

Mi è ventuo in mente l'altro giorno, dopo l'ennesima discussione sull'opera di Deodato. Ormai è come una calamita: ogni volta che attacco a parlare di cinema con qualcuno, CH salta fuori come il proverbiale coniglio dal cilindro. La verità, forse, è che un po' ci marcio su 'sta cosa, ma quando si decide di discutere di The Blair Witch Project, è più forte di me; CH comincia a farmi ciao con la manina e io non riesco a desistere dal metterlo sul banco della pugna dialettica...

La chiacchierata "filmica" dell'altro giorno, faceva più o meno così:

Interlocutore misterioso (d'ora in poi IM): "Non so come la vedi tu, ma per me l'opera di Myrick e Sanchez è un autentico capolavoro. Mai vista una roba così..."

Io: "Probabilmente non hai mai dato un'occhiata a Cannibal Holocaust, allora..."

IM: "Per carità... l'ho visto sì. E' quella porcheria in cui squartano la tararuga e decapitano la scimmia..."

Io: "Ah, è una porcheria per quello?"

IM: "Certo, come fa a piacerti una schifezza del genere?!? E' un film per sadici!" [e qui mi guarda un po' inquietato...]

Io: "Beh... allora dovrebbero esserlo anche Apocalypse Now e Novecento. Hai presente il caribù macellato [da vivo] e il maiale squarato in primo piano?"

IM: "Dài... che cazzo c'entra? Non vorrai mica paragonarli a..."

Alt!
"Non vorrai mica paragonare" cosa?
I casi sono due:

A) Ti stai riferendo all'aspetto TECNICO del film. E allora sfido chiunque a dire che CH non era vent'anni avanti rispetto al periodo di produzione...

B) Stai dicendo che esistono animale di serie A e serie B. Ovvero: se il caribù lo secca Coppola è ok, altrimenti non va bene.

Io credo che a dar veramente fastidio sia la spiccata vena anarcoide che pervade CANNIBAL HOLOCAUST. E con ciò non intendo QUELLO che viene raccontato (o COME), ma la netta sensazione che un manipolo di mestieranti (artisti?) italiani si sia recato in Colombia per fare esattamente quel cazzo che gli pareva...

In questo caso, si sta facendo un PROCESSO ALLE INTENZIONI.

Ecco. L'ho detto.
D'ora in avanti giuro che non parlerò più del suddetto film che, come anticipato nel titolo, mi piace e continuerà a piacermi (come fulgido esempio di pura exploitation, ovvio, non certo come spot del WWF).

Ora scusate, vado a portare a spasso il cane...

mercoledì 20 agosto 2008

Ci siamo...



... ora posso dirlo.

E' quasi un annetto che collaboro con la Sergio Bonelli Editore.

Grazie alla supervisione (e alla pazienza) di Antonio Serra sono entrato a far parte dello staff di sceneggiatori Nathaneveriani...

Al momento sto utlimando la mia terza storia.
La prima, se tutto andrà come previsto, uscirà in edicola entro la fine del 2008.
Per quanto riguarda i disegni sono in una botte di ferro: l'albo, infatti, sarà opera dell'immenso Roberto De Angelis (che ancora non ho avuto modo di ringraziare per le bellissime tavole realizzate fin'ora, e ne approfitto per farlo qui...).

Entrare a far parte di una scuderia tanto prestigiosa mi riempie di orgoglio.
Alla faccia di chi dice che le porte di via Buonarroti sono chiuse agli esordienti...

Per quanto riguarda la mia esperienza personale, posso solo dire che la disponibilità dimostratami è stata davvero notevole.
Con questo non voglio certo sminuire l'indispensabile gavetta che mi ha portato a scrivere le avventure dell'Agente Speciale Alfa. E' stata una parte importante della mia crescita professionale e, senza di essa, starei probabilmente piangendo in qualche angolo incolpando "il mondo crudele e magna-magna che non capisce la mia arte" (thanx, Diego!).

La verità è che per raggiungere gli obiettivi sono necessarie tre cose:
1) Impegno, cocciutaggine e passione.
2) Capacità.
3) Trovarsi nel posto giusto al momento giusto (che poi è una logica conseguenza dei punti 1 e 2).

Senza queste tre componenti si rimane nel limbo del "vorrei ma non posso", dei "sogni infranti"...

Ok, basta sbrodolarsi addosso (Mr. Wolf avrebbe detto "farsi i pompini a vicenda" ma non mi sembrava adatto per il tono di questo post...).

La strada è lunga e io non ho percorso che una parte irrisoria del tracciato.
Sotto! A tutta forza!

Stay tuned...

martedì 5 agosto 2008

Are you ready for war?!?

Io lo sono, e voi?
Dopo una pesantissima mesata di spostamenti di scatoloni, mobili, elettrodomestici e quant'altro, rieccomi nel Sotterraneo pronto alla pugna!

Allora...

Se non ricordo male, devo ancora parlarvi di quello che, a mio avviso, è stato il miglior concerto del Gods of Metal 2008.
Mi riferisco all'ennesima calata italica dei macellai californiani, ovviamente...
Signore e signori: gli SLAYER!

Devo ammettere che prima che luci si spegnessero e le mani cominciassero ad agitarsi in aria, ero piuttosto scettico riguardo lo spettacolo che mi attendeva.
Negli ultimi concerti di Araya e Co, infatti, avevo notato una certa "scazzataggine": show cortissimi (un'ora e dieci a dir tanto), presenza scenica ridotta all'osso, zero rapporto con i fan (giusto un "Thank you very much!" in chiusura).
Invece, questa volta, il quartetto creatore della musica estrema (al quale death e black saranno eterni debitori) è apparso subito in gran spolvero...

Si parte con l'opener "Diciple", seguita a ruota da altri due pezzi recenti.
Il pubblico si dimostra tiepido, con qualche roccolo di pogo che stenta a dilagare come dovrebbe.
Con il quarto brano, però, le cose cambiano.
Quello che segue è un resoconto dettagliato dell'inizio della fine (oltre che il motivo per il quale - posizionandomi quasi sempre a metà strada tra mixer e palco - evito accuratamente di portare con me macchine fotografiche et similia):



Da qui in avanti la devastazione è totale, con una scaletta terrificante, da far tremare i polsi.
Le moderne scudisciate di "Jihad" e "Payback" si alternano agli storici cavalli di battaglia, tra i quali spicca la (in)dimenticata "Ghost of war".
La risposta del pubblico è incredibile, con gente che vola da tutte le parti, manco fosse un film di Bud Spencer. "Dead Skin Mask" e "Mandatory Suicide" chiudono in bellezza la gig... ma tutti sanno che non è ancora tempo di dormire.
Dopo qualche minuto di buio totale e cori ininterrotti inneggianti alla band, Araya torna sul palco col suo sorriso sornione, seguito a ruota da Hannemann e King alle asce e il redivivo Lombardo dietro le pelli.
E' il momento di "South of Heaven", "Postmortem", "Raining Blood" e "Angel of Death".
Il delirio diventa quasi incontrollabile, con diverse facce sanguinanti ma felici che zompettano intorno al sottoscritto scuotendo i capoccioni. ll frontman si concede addirittura un applauso rivolto al gigantesco mosh-pit creatosi davanti al palco, nelle zone limitrofe, sulla collinetta in fondo...
Al temine di una prestazione pressochè perfetta, il mio orologio contava un'ora e cinquanta di musica...
Alla faccia dell'età!

venerdì 18 luglio 2008

Aiuuutoooo!!!


Scatole, scatolette, scatoloni...
Ultimamente non vedo altro.
'Sto cacchio di trasloco mi sta letteralmente prosciugando, senza contare gli impegni di lavoro... sono raddoppiati da quando faccio l'uomo di fatica su e giù per le strade di Cormano.
Il pc su cui sto scrivendo è appoggiato su una pila di Nathan Never inscatolati e la stramaledetta connessione a internet va e viene a seconda di come le gira. Bastarda!

So che sono ancora in debito di uno Slayer-report.
Arriverà il prima possibile.
Insieme a molte altre cose.

Nel frattempo vi lascio al messaggio (neanche troppo) subliminale di questo post. E' una succosa anticipazione sulle prossime uscite riguardanti il sottoscritto.
Riuscite a trovarlo?

martedì 1 luglio 2008

Hell & Back (2 di 2)...

Il secondo giorno del Gods of Metal comincia, per il sottoscritto, un po' in ritardo.
Stavolta l'organizzazione è esente da qualsiasi colpa; si è trattata di semplice precauzione.
Venerdì, infatti, l'esposizione ininterrotta al caldazzo infernale mi ha provocato alcune spiacevoli visioni notturne...
Nella fattispecie, un omino che voleva entrare nella mia stanza d'albergo calandosi da una botola accanto al lampadario e rumori di sconquassi (termo)nucleari provenienti dall'esterno...
Fatto sta che ho dormito poco e male, costretto com'ero a tuffare la testa sotto la doccia un'ora sì e l'altra anche.

Ad ogni modo, i gruppi che mi sono perso (senza particolare sofferenza) sono stati:
- Brain Dead (un plauso all'omaggio Jacksoniano ma... chi se li incula?)
- Stormlord (so solo che sono italiani...)
- Between the Buried & Me (ecchiccazzo sono?!?)
- The Dillinger Escape Plan (mai piaciuti...)

Quando, verso le 15:00, entro al Parco Nord, è il momento di fare sul serio...

At the Gates:

Ottima prestazione!
Il quartetto scandinavo parte a razzo, riproponendo quasi interamente il loro album capolavoro Slaughter of the Soul.
La voce graffiante e senza fronzoli di Tomas Lindberg accompagna impeccabilmente la proposta del gruppo, sferzando il pubblico che comincia subito a scaldarsi. Tra i brani degni di nota si segnalano Nausea, Terminal Spirit Disease, la terremotante Slaughter of the Soul e il conclusivo assalto all'arma bianca di Blinded by Fear (che potete gustarvi qui sotto grazie alla solerzia del popolo iutubbaro):



Testament:

Da lacrime.
Rivedere Chuck Billy in forma strepitosa dopo la grave malattia è un piacere e un sollievo. Era la prima volta che mi capitava di sentirli dal vivo e devo ammettere che sono davvero fenomenali. Peccato per la scaletta incentrata quasi esclusivamente sugli ultimi (banalotti) lavori. Mi aspettavo un ripescaggio in massa dal seminale The Legacy (C.O.T.L.O.D su tutte) e invece mi sono dovuto accontentare delle ottime Alone in the Dark e Apocalyptic City.



Comunque sia: gran bella esperienza!

Meshuggah:

Il peggio del peggio.
Che ci azzecca un gruppo del genere con Testament, Carcass e Slayer?
Per chi non li conoscesse, i Meshuggah sono un combo svedese specializzato in un insulso minestrone a metà strada tra Fear Factory, Slipknot e Machine Head (prendendo il peggio di tutti e tre, ovviamente). Riffoni grassi come la barba di Vinnie Paul, chitarre soliste fischianti e chi più ne ha più ne metta.
Meno male che si autodefiniscono Techincal Death Metal!
Convinti loro...

Carcass:

La storia del Grind sale sul palco alle 19:30 per più di un'ora di spettacolo incendiario.
Purtroppo l'accoglienza non è delle più calorose: probabilmente qualcuno avrebbe preferito un'intera giornata di Meshuggah!
Incuranti della tiepida reazione, i quattro demoni di Liverpool ci danno dentro come bestie, proponendo la crème de la crème. Da Reek of Putrefaction a Symphonies of Sickness, da Necroticism a Heartwork, fino ad arrivare a Swansong. Prima dei pezzi di commiato c'è spazio per un saluto ai fan italiani da parte dello sfortunato ex-drummer Ken Owen, colpito da grave malattia.
Poi è tempo di No Love Lost.



In grind we trust!

Una volta usciti di scena i Carcass è tempo di concentrarsi sugli headliner: i macellai californiani.
Lo show è stato talmente apocalittico da meritare un post a parte.
Sappiate solo che se il concerto degli Iron si è aggiudicato un bel nove, quello degli Slayer ha raggiunto la più completa magnificenza.

A presto per il resoconto!

domenica 29 giugno 2008

Hell & Back (1 di 2)...


Un'immagine vale più di mille parole.

Quelle immortalate qui sopra, sono le mie scarpe distrutte dalla due giorni metallica bolognese.

Sì, due giorni. Purtroppo, per cause non dipendenti dalla mia volontà (come si ostinava a ripetere Franco Lauro durante le numerose disconnessioni satellitari di Germania-Turchia), il Gods of Metal si è concluso prima del previsto. In questo preciso istante, probabilmente, si staranno esibendo gli Obituary di John Tardy o i Morbid Angel del buon Trey...

Vabbè, per stavolta è andata così. Di cose da dire ce ne sono comunque parecchie.

Partiamo da Venerdì:

La grande attesa per il Somewhere Back in Time Tour degli Iron Maiden comincia alle 12 in punto con i Kingcrow. Non vi saprei dire molto in merito, visto che a quell'ora ero in fila ai cancelli (sempre toppo pochi: 2 per 35.000 persone!) sotto le scudisciate del sole cocente di metà giornata. La pessima organizzazione riesce a farmi perdere anche il gruppo successivo (tali Black Tide), spalancandomi le porte del Parco Nord giusto in tempo per:

Lauren Harris:


La DJ Francesco dell'heavy metal made in England si presenta sul palco in forma smagliante; peccato che non la digerisco. Non tanto per lo scialbo rocchettino proposto (ben suonato, tra l'altro) ma per il fatto di rappresentare tutto il contrario di ciò che - a mio ingenuo avviso - dovrebbe essere questo tipo di musica: passione, sudore, jam session nei garage, concerti nelle peggiori bettole possibili. Lauren, cocca di babbo Steve, è subito saltata ai grandi festival (nei quali suonano anche gli Iron, ovviamente), rifuggendo la gavetta in ogni sua forma. Ad ogni modo, su una cosa siam tutti concordi: 'azzo se è gnocca!

Airbourne:

Gruppetto divertente impostato su un granitico quattro quarti. Piacevoli ma nulla di più...

Apocalyptica:


Una bella sorpresa. Devo ammettere che non nutrivo molte speranze a proposito del quartetto di archi finlandese. Invece, fin dalle prime note, sono stati capaci di coinvolgere il pubblico, riproponendo diverse cover di Metallica e Sepultura. Ascoltare le loro versioni di Refuse/Resist e Creeping Death (tanto per citarne un paio) è stata un'esperienza, così come vederli all'opera. Bravi e particolari.

Rose Tattoo:

Li ho ascoltati a distanza, mentre mi rifocillavo per fronteggiare la serata. Purtroppo, la cena è stata funestata dal triste spettacolino messo in piedi da alcune teste di cazzo convinte che entrare senza biglietto fosse un loro diritto. Quando uno degli addetti alla sicurezza tenta (giustamente) di respingerli, il più esagitato sbrocca di brutto e rompe alcune bottiglie di birra per utilizzarle come armi improprie. Fortunatamente, dopo un breve parapiglia tutto torna alla normalità, grazie all'intervento di una vera e propria orda di security. Delle teste di cazzo nessuna traccia...

Avenged Sevenfold:

Ovvero: come passare dalla ragione al torto in due nanosecondi! Tutto nasce al termine del primo brano della band, quando dal pubblico si leva un irriverente MAI-DEN! MAI-DEN! Il cantante non ci sta, sfanculando bellamente la platea italiana che si ribella con un fitto lancio di oggetti. Il concerto/tiro al bersaglio prosegue, mentre i chitarristi mostrano il dito medio alla folla inferocita. La situazione torna tranquilla solo quando il quintetto esegue la cover di Walk in omaggio al copianto Dimebag Darrell. Gli Avenged, però, evidentemente risentiti dal comportamento dei fans, decidono di stoppare la canzone a metà, provocando un nuovo lancio di tartine, bottiglie di plastica e liquami non meglio identificati. Il resto dello show prosegue nella più totale indifferenza, accompagnato da cori incessanti inneggianti agli headliner. Certo che quando si suona prima di un gruppo che si chiama Iron Maiden, un po' di umiltà non guasterebbe...

Iron Maiden:


La sera scende su Bologna, portando con sé un po' di refrigerio. La tensione è alle stelle e dopo il completo naufragio targato Avenged Sevenfold, è finalmente il momento di accogliere i beniamini della giornata. Non appena la voce di Winston Churchill riecheggia dagli speaker, l'arena esplode. Nicko McBrain si accomoda dietro le pelli e saluta il pubblico in delirio, sfoggiando i soliti piedoni al vento e bacchette a portata di mano. L'attacco di Aces High genera un autentico putiferio e la voce di Dickinson stenta a stagliarsi sopra a quelle degli oltre trentamila presenti. Steve Harris punta il basso contro le prime file e digrigna i denti, mentre la premiata ditta Murray-Smith-Gers non perde un colpo. Al termine dell'opener track è il momento di 2 Minutes to Midnight: come da copione. La riproposizione del datatissimo Slavery Tour '86 rimane fedele fino a Revelation, al termine della quale c'è spazio per l'adrenalinica Wasted Years. Il momento più alto dello show è raggiunto dalla monumetale Rime of the Ancient Mariner, vero e proprio tripudio di suoni, luci, costumi e fuochi pirotecnici.
Eccone un estratto già finito su You Tube...



Il resto dello spettacolo fila via in un batter d'occhio, snocciolando perle del calibro di Run to the Hills, Can I play with Madness e la quasi dimenticata Powerslave. Sul ritmo incalzante di Iron Maiden, Eddie entra in scena in stile "mummia faraonica", concludendo l'operazione nostalgia iniziata più di vent'anni fa con lo straclassico Live After Death.
Dopo il consueto momento di pausa, la Vergine di Ferro torna sul palco per le conclusive Moonchild, The Calirvoyant e Hallowed be Thy Name. Non fosse stato per qualche svarione dei fonici, si sarebbe trattato di un concerto divino.
Invece, è stato soltanto indimenticabile.

Up the Irons!

giovedì 26 giugno 2008

Metal up your ass!


Ci siamo.
Domani spengo il computer, dò una carezzina a Word e parto alla volta di Bologna. Destinazione: Gods of Metal.
Sono anni che non perdo un'edizione e, ormai, la considero una tappa vacanziera obbligata (anche perchè saranno gli unici tre giorni di relax [???] che potrò permettermi in questo indaffaratissimo 2008!).

Inutile dire che mi aspetto molto: il Somewhere Back in Time Tour degli Iron Maiden (la canzone più recente presente in scaletta sarà Fear of the Dark, fate un po' voi...), le reunion dei redivivi Carcass e Obituary, il consueto terremotante set degli Slayer (Mr. Lombardo rules!), la prima calata italica (per quanto ricordi...) degli swedish-death-metal-gods At The Gates e il ritorno dei Judas Priest promettono scintille.
Ce n'è abbastanza per trascorrere un allegro e spensierato week end all'insegna del Metallo!

Spero solo che il cielo sopra il Parco Nord sia clemente e conceda qualche nuvoletta di tanto in tanto. Sarebbe perfetto.

Al mio ritorno ampio reportage sull'evento.

See ya!

venerdì 20 giugno 2008

Chiamatemi pure cinico...

... ma quando la maschera cade, non ci sono cazzi.



Capiterà anche a Costanzo?

mercoledì 18 giugno 2008

E' andata!

... non ci si sperava più.

O, almeno, IO non ci speravo più!

Invece, faccio ammenda per il disfattismo iniziale (legittimato dalle prestazioni precedenti, converrete anche voi) e ne approfitto per ringraziare un po' di gente:

1) Van Basten.
Senza di lui, la vittoria di ieri sarebbe servita a poco.

2) Huntelaar e Van Persie.
Come sopra...

3) Donadoni.
Per aver avuto il coraggio di stravolgere di volta in volta la formazione. In un Paese in cui "siamo tutti allenatori", pochi altri l'avrebbero fatto...

4) Henry.
Il suo piedino galeotto sulla punizione di De Rossi è stata autentica manna dal cielo.

5) Il centrocampo azzurro.
Ottima partita, lontana anni luce dalla débacle della prima gara...

6) Buffon.
Per averci regalato la strepitosa parata su Benzema (anche se a risultato acquisito...). Roba da Uomo Ragno, mica pizza e fichi. Non vedevo una cosa del genere dai tempi del grande Walter...

7) Bagni.
Per aver tenuto a freno i suoi superpoteri menasfiga. Grazie infinite, Salvatore!

E ora, sotto con la Spagna!

martedì 10 giugno 2008

Che delusione!

Non ho parole...

Era difficile ipotizzare un esordio di europeo peggiore.
Giocatori immobili, tattiche inesistenti, orgoglio pericolosamente vicino allo zero e un sapore di disfatta che aveva preso ad aleggiare sopra lo stadio sin dal rassegnato calcio d'inizio.
Ieri sera, l'unico che avrebbe potuto rallegrare la disastrosa prestazione degli azzurri, sarebbe stato un tipo come lui...



Invece niente.
Solo gli sproloqui di Bagni in telecronaca...

mercoledì 4 giugno 2008

Ciao, Mel...


Martedì 3 Giugno si è spento all'età di 90 anni il grande Mel Ferrer.

Il mio sentito ricordo si associa a quello di tutti gli altri appassionati, che lo hanno apprezzato in pellicole quali Incubo sulla città contaminata, Mangiati vivi, Il fiume del Grande Caimano, L'isola degli uomini pesce, La polizia accusa: il servizio segreto uccide, Il giorno più lungo e tante, tante altre.

Un attore che ha prestato il proprio volto a un cinema di pancia, viscerale e intenso, legando a doppio filo la sua immagine a quella del Genere.
Sì, con la G maiuscola.

Ciao, Mel...

martedì 3 giugno 2008

I meravigliosi (e sexy) anni '30...

Sono un romantico, lo so...

Ultimamente, sto riguardando un sacco di vecchi film di genere che hanno per protagoniste procaci fanciulle più o meno conosciute. Ansanti, crudeli, indifese, in fuga, spietate, urlatrici, vestite, in lingerie... ma sempre e comunque bellissime.

Dopo un'attenta selezione fatta apposta per vOi - "O" apertissima, mi raccomando - ho raggruppato tre donzelle nate nei mitici anni '30 e divenute, chi per un motivo e chi per l'altro, autentiche icone del bel cinema che fu...

Al primo posto abbiamo lei:

Tura Satana, l'attrice feticcio del compianto Russ Meyer. L'aver interpretato Varla nel cultissimo Faster, Pussycat! Kill! Kill! la colloca di diritto nell'Olimpo delle più amate...
Tarantino ha dichiarato che "darebbe cinque anni della sua vita per poter lavorare con lei!". Non stento a crederlo...

Poi...

Barbara Steele, la "scream queen" per antonomasia. Chi non l'ha ancora vista nel capolavoro baviano La Maschera del Demonio si faccia un bell'esame di coscienza...

Last but not least (si scrive così?)...

Dyanne Thorne. La più cattiva. Dopo aver vestito i panni della "dolce" Ilsa (e frustato un cospicuo numero di corpi esanimi), ha deciso di abbandonare il set e trasferirsi in Nevada, dove gestisce tutt'ora una cappella matrimoniale con il marito...

Tutti i gusti son gusti...

mercoledì 28 maggio 2008

E' uscito (parte 3)!


Eccolo qua!
E' in edicola il numero 71 di Comandante Mark Ristampa Completa!

Io e Massimiliano Valentini firmiamo a 4 mani il racconto d'appendice, illustrato dal sempre ottimo Renato Polese.

Il titolo? Un uomo in fuga.

Cominciate a correre...

P.S: Piccola curiosità.
Lo sapevate che in Turchia è stato realizzato un film sull'Eroe dei Grandi Laghi?
Guardate il trailer e poi ditemi se non è assolutamente da recuperare...

lunedì 26 maggio 2008

E' uscito (parte 2 - che più nero non si può reprise)!


E' ufficiale!
Da oggi, in tutte le librerie italiane, potete trovare il DIZIONOIR DEL FUMETTO a cura di Mauro Smocovich e Elio Marracci.
Schede dei personaggi, saggi, articoli tematici e chi più ne ha più ne metta...
Un vero e proprio manuale sui personaggi più "neri" della narrativa contemporanea e non.

Questi gli autori coinvolti:


Il sottoscritto si è occupato di un'ampia (si spera!) panoramica sul sodalizio tra romanzo e fumetto, ma gli spunti di interesse sono davvero molteplici. Il buon Alex, ad esempio, ha confezionato un ottimo "manualino" sulla sceneggiatura "nera", in bilico tra didattica e narrazione.
Un vero e proprio putpurrì di piombo e sangue, insomma, che non può mancare sullo scaffale di ogni appassionato che si rispetti.

Il volume, di oltre trecento pagine, è in vendita al prezzo di 16 Euro.

giovedì 22 maggio 2008

E' uscito (parte 1)!

Sì, parte uno.
Perchè nei prossimi mesi, di uscite annesse al sottoscritto dovrebbero essercene un bel po'...

Si comincia con questo:


Grande tomo, grande soddisfazione!
L'ormai consueto volume antologico edito da Nicola Pesce Editore, è un malloppone di oltre trecento pagine zeppo di "mostruose" storie a fumetti!
Un caleidoscopio narrativo che abbraccia le soluzioni più disparate, partendo da un unico comun denominatore: i mostri, ovviamente.
Ce n'è per tutti i gusti: i mostri come metafora, i mostri come entità, i mostri come ce li ricordavamo una volta...

Moltissimi gli autori coinvolti: Leone Frollo, Simone Altimani, Gabriele Dell'Otto, Massimo Perissinotto e Andrea Longhi (anche curatori dell'opera), Paolo Di Orazio, Alessandro Di Virigilio e tanti, tanti altri...
L'ottimo Emanuele Boccanfuso ed io, abbiamo partecipato con una storia intitolata "Autopsia di un mostro".
Eccovene un assaggino (ino - ino, però...):


Che cosa succede quando due anatomo-patologi incontrano il Male?
Lo scoprirete leggendo l'avventura...

Monstars 3 è disponibile in tutte le fumetterie e librerie di varia al prezzo di 12 euro.
Se volete trascorrere un paio d'ore in compagnia delle nostre/vostre paure, ne vale certamente la pena...

lunedì 19 maggio 2008

Questione di epicità...

Di solito, quando il campionato rimane incerto fino all'ultima gioranta, si parla di "scudetto thriller". I "calciologi" di tutto il mondo si lanciano in paragoni audaci, fuori della loro portata, rimediando spesso magre figure.

"Un epilogo del genere non sarebbe riuscito a scriverlo neppure Grissem!" ha esordito ieri qualcuno mentre sul videowall alle sue spalle impazzava la festa nerazzurra.

No, Grissem no di sicuro... e neanche Grissom...
Magari Grisham...

Ad ogni modo, il sedicesimo (16°) scudetto dell'Inter non ha sfruttato unicamente i meccanismi della suspance. Ha fatto di più.
Ieri pomeriggio, a Parma, è spuntato un supereroe.
Quello che arriva quando tutto sembra irrimediabilmente perduto, quando le forze mancano, quando l'unica prospettiva possibile sembra essere la sconfitta. Un supereroe silenzioso, senza mantello, che aveva fatto perdere le sue tracce diversi mesi fa...

Nella tempistica, lo Zlatan Ibrahimovic visto ieri sul campo del Tardini travalica anche i confini del western, ricordando i vari Django, Sartana, Ringo, Sabata...
Un pistolero solitario che torna alla cittadina nel momento del bisogno, qunado i banditi si sono già asserragliati all'interno del saloon con donne e bambini.
Nè un attimo prima, nè un attimo dopo...

Se questa non è epicità...

venerdì 9 maggio 2008

Grosso guaio a... Rai Uno!

Non bastava riutilizzare beceramente le colonne sonore di film e telefilm...
Non bastava scomodare Morricone e Simonetti mentre un beota palesemente in mala fede sceglie quale pacco aprire...

No. Bisognava andare oltre...
Qualche giorno fa, mi sono imbattuto in questo:



... che subito mi ha fatto venire in mente quest'altro:



Per fortuna il vecchio Jack la prende con filosofia...



Beato lui che ha sempre una buona parola per tutti!

giovedì 8 maggio 2008

Incateniamoci!


Molto bene... allora:

L'amico Alex Crippa mi esorta a partecipare a codesta catena Santantoniosa.

Le regole sono semplici:

1 - Indicare il Blog che vi ha nominato e linkarlo (come sopra)
2 - Inserire le regole di svolgimento (queste qui)
3 - Scrivere sei cose che vi piace fare (vedi sotto)
4 - Nominare altre sei persone che proseguano la catena
5 - Lasciare un commento sul blog dei sei bloggers prescelti

Le cose che mi piace fare (non necessariamente in ordine decrescente):

1 - Scrivere
2 - Guardare i film più assurdi e scorretti del pianeta!
3 - Leggere di tutto
4 - Andare ai concerti di vecchie glorie Rock
5 - Giocare a GTA 4 (ma questo punto potrebbe essere momentaneo)
6 - Degustare birra rigorosamente nel boccale

E ora, le mie vittime sacrificali:
Andrea Longhi, Antonio Campo, Corrado Salerno, Niccolò Storai, Alex Crippa (tiè!) e Diego Cajelli.

Spero di aver fatto tutto giusto!
Palla al centro.
A voi, studio...

mercoledì 30 aprile 2008

... che più nero non si può!


Siamo agli sgoccioli...

Il 20 Maggio, in tutte le librerie italiane, sarà disponibile il nuovo DizioNoir a cura di Mauro Smocovich e Elio Marracci.
Tematica centrale: il fumetto noir!

Articoli, approfondimenti e analisi dei personaggi sono firmati da svariati professionisti del settore, come Tito Faraci, Luca Crovi, Gianluca Aicardi, Andrea Baricordi, Lorenzo Bartoli, Roberto Recchioni, Marco Schiavone, Alex Crippa e, ovviamente, il sottoscritto.

La lettura si preannuncia interessante.

Non mancate!

domenica 20 aprile 2008

Satan's work is done!

Il contatore ha da poco superato le seicentosessantasei visite!
Celebriamo con un video d'annata...

venerdì 18 aprile 2008

You tube power!

Alè! Il Sotterraneo si arricchisce di un nuovo superpotere... quindi cominciamo con Lui:

giovedì 17 aprile 2008

Sone sempre io...

Visto che di Davide ce ne sono milioni, ho cambiato il nome di battaglia in Dave R.
Ma son sempre, io tranquilli!

martedì 15 aprile 2008

Come da pronostico: perde la politica, vince lo show!

E io 'un mo'o scordo...

Nutritevi!

Bello, bello, bello!

Era da tempo che non mi sentivo così dopo aver premuto il tasto stop del lettore DVD. L'ultima mazzata risale a Cannibal Holocaust, nella gloriosa edizione VHS targata Panarecord.

Beh, forse esagero... non così tanto, dai...

Ad ogni modo, il film di Brett Leonard - di cui vedete la locandina qui sopra - è un bel pugno nello stomaco. Una qualità non indifferente, considerando l'anno di produzione (2005)!
Nell'era del patinato e del politicamente corretto, Feed travalica ogni avvisaglia del buongusto, guadagnandosi a pieno merito l'etichetta di nasty movie. Ultimamente, solo Irreversible aveva osato tanto.

La pellicola concentra l'attenzione sul cosiddetto "feederismo" (feederism, in lingua originale), ovvero quella scanzonata perversione che prevede un rapporto di dominio/sottomissione basato essenzialmente sul cibo.
E sul suo ingerimento forzato.

Tralasciando un paio di voragini di sceneggiatura (!), l'ultima fatica di Leonard (conosciuto per aver diretto il Il tagliaerbe) viene subito al dunque, scaraventandoci in un sadico maelstrom di follia, sesso e morte.
Non fosse per il finale action (troooppo action!), costituito da inseguimenti rocamboleschi e serial killer che saltano dalla finestra del secondo piano per atterrare in piedi alla mo' di Spider Man, Feed sarebbe pressochè perfetto. Nel senso che c'è tutto quello che ci si aspetta (e anche di più!), in piena mentalità exploitation. Ciccione ributtanti, siti porno, sesso a go go, violenza, vermi, cadaveri, ettolitri di grasso umano, una versione super sick della scena madre di 9 settimane e 1/2 (senza la Basinger, purtroppo!) e via discorrendo.

In conclusione: da vedere senza riserve!

venerdì 11 aprile 2008

Che pacco sceglie?

Ci siamo.
O meglio: ci risiamo.

Dopo 2 anni scarsi di governo Prodi, si torna alle urne.
Com'era prevedibile, l'esborso multimiliardario previsto dalle elezioni anticipate, non ha fermato la masnada famelica di politicanti e pagliaccetti in cerca di un confortevole giaciglio per il deretano.
Da che mondo è mondo, se non si inserisce la monetina nell'apposita fessura, la scimmia non balla. E' la prima legge del mercato.

Che lo si voglia o no, si torna a votare (senza telefonino, please).

Chi potrebbe fare meno dei farlocchissimi exit poll di Porta a Porta?
Ormai sono un'istituzione...
Chi rinuncerebbe alle diatribe sui brogli delle prossime settimane?
Hanno impaginato male le schede apposta...
Chi si priverebbe di un simile, grande spettacolo?

"Meglio dei reality! Più divertente di qualsiasi televoto! Scegli tu il volto più simpatico dei prossimi 5 anni!"
Dovrebbe essere questo lo slogan più gettonato...

Invece, ci si recherà alle urne nella speranza di cambiare.
La stessa speranza con cui i suddetti pagliaccetti giocano a tombola da decenni.

E' il momento di scegliere, e io...

mercoledì 26 marzo 2008

Hey, Johnny Depp!!!

Mitici loro! Mitico il video! Mitico tutto!

Vedere per credere...

http://www.youtube.com/watch?v=INqis5g1OHE

Astenersi defenders incazzosi...

venerdì 21 marzo 2008

Meditiamo...

Mai come dopo la visione di questo filmato, mi è tornata in mente una frase di Albert Einstein:

"Non so con che armi si combatterà la Terza Guerra mondiale, ma so con cosa si combatterà la quarta: con sassi e bastoni..."

Il link è questo qui...

http://www.youtube.com/watch?v=W1czBcnX1Ww

Non è la ricerca in sè a spaventarmi, ma i suoi finanziatori...

giovedì 20 marzo 2008

Gore, gore list!

Solleticato dall'analogo post del buon Alex Crippa (clickate sul link a fianco per fare un giro sul suo blog!), provvedo a stendere la top ten dei miei "filmacci" culto.

Nota: la posizione è puramente indicativa. Già è complicato sceglierne dieci, figuriamoci metterli pure in ordine di preferenza!

Allora...

1) Nekromantik (1987, Jorg Buttgereit)
Imprescindibile. C'è tutto quel che serve per passare un'allegra serata borderline...

2) Qulla villa accanto al cimitero (1981, Lucio Fulci)
Sarò un eretico ma lo preferisco all' Aldilà...

3) Django (1966, Sergio Corbucci)
Lo spaghetti western per antonomasia. Solo Il grande silenzio e Oro Hondo meritano di stare sullo stesso scaffale...

4) Buio Omega (1979, Joe D'Amato)
Il capolavoro di Aristide Massaccesi. I fan di Antropophagus mi scuseranno...

5) Operazione paura (1966, Mario Bava)
Letto il nome del regista? Nient'altro da aggiungere...

6) Flower of Flesh & Blood (1988, Hideshi Hino)
Se amate lo splatter più oltranzista, il secondo episodio della famigerata serie Guinea Pig fa sicuramente al caso vostro. Con un finale da brividi (quelli veri, però)...

7) Mery per sempre (1989, Marco Risi)
Perchè? Perchè sì... l'ho visto diciottomila volte e conosco tutte le battute a memoria. Senza dimenticare un Tony Sperandeo da antologia nel ruolo dell'agente Turris...

8) Brain Dead (1992, Peter Jackson)
L'apice del regista neozelandese. Astenersi dall'edizione italiana doppiata (come al solito) col culo...

9) Men behind the sun (1987, Mou Tun Fei)
Ogni volta che lo guardo sto male. Estremo sotto tutti i punti di vista...

10) Cannibal Holocaust (1980, Ruggero Deodato)
Geniale, controverso, deprecabile e affascinante. Una volta schiacciato play non ti stacchi più.

Eh?!? Cosa?!?... Sono già arrivato a dieci?!?
Cazzo! E i poliziotteschi con Merli, Milian e Silva? I film di Di Leo? Le tette della Fenech e le scorregge di Alvaro Vitali?

Vabbè... sarà per un'altra volta!

giovedì 6 marzo 2008

Il cappello di marmotta lo voglio anch'io!


Visto che manca poco all'uscita del nuovo racconto, ne approfitto per postare un po' di back catalogue relativo alla Ristampa Completa del Comandante Mark (Edizioni If).
La voluminosa riedizione curata da Gabriele Ferrero, infatti, prevede - per ogni albo - un'avventura inedita illustrata (impreziosita da sketchbook e copertina interna dedicata).
Un'appendice di tutto di rispetto, insomma, per la quale il sottoscritto ha realizzato le seguenti storie:

39

"Una festa Movimentata" (illustrato da Giovanni Crivello)

Un incontro tra patrioti, una compagnia di saltimbanchi, un delitto misterioso... e Mark, come al solito, impegnato a "sbrogliare la matassa".

40

"L'incubo di Mark" (illustrato da Paolo Morisi)

Il Comandante Mark affronta la morte e i fantasmi del passato in una vicenda in bilico tra avventura e horror...

42

"Trappola al Fat Friar" (illustrato da Paolo Morisi)

Una notte di tempesta, un'oscusa locanda, un gruppo di trapper che non sono quello che sembrano... ancora una volta, l'Eroe dei Grandi Laghi e i compagni di sempre dovranno lottare per la loro vita.

44

"Rimedi Miracolosi" (illustrato da Paolo Morisi)

Chi è il ciarliero Herby Dowell? Un semplice imbonitore o qualcosa di più? Il Comandante Mark, nel tentativo di scoprirlo, si troverà faccia a faccia con una terribile verità...

52

"Commerci pericolosi" (illustrato da Francesco Gamba)

Ken Ferguson e suo figlio custodiscono un pericoloso segreto. Un segreto che potrebbe mettere a repentaglio l'esistenza stessa di Forte Ontario...

63

"Il caso della donna invisibile" (illustrato da Mattia Dossi)

Per la prima volta, un'avventura umoristica! Il Comandante Mark è alle prese con una compagnia circense in pena per il rapimento della... donna invisibile!

A presto per nuovi aggiornamenti in diretta dall'Ontario!

mercoledì 5 marzo 2008

A proposito dell'ultimo Rambo...

Premessa: John Rambo è un piccolo capolavoro.
Punto. Stop. Nessun dubbio.
Oltre a non tradire le aspettative, l'ultima fatica di Sly rincara la dose, posizionandosi tra gli "intoccabili" del genere action.
Sangue, battaglie, sparatorie, un rapporto "colpi esplosi"-"smembramenti corporei" da far invidia a uno slasher anni '80.
Allora dov'è il problema?

- Il problema è che quando sono arrivato al cinema - memore del sanguinolentissimo trailer - non ho visto il divieto ai 14.
- Il problema è che ho speso comunque 7 euri e mezzo per vederlo.
- Il problema è che per le sale italiane John Rambo è stato decurtato di circa cinque (5) minuti.

Sempre 'sta cazzo di censura... non se ne può più!
Siamo nel 2008 e ancora non hanno capito che l'oscurantismo è finito da un pezzo (o almeno dovrebbe), i roghi non si fanno più e le streghe sono decisamente meno abbiette degli inquisitori.

Su queste cose, io mi mangio le mani. Letteralmente.
Specialmente considerando che i tagli servono soltanto a far entrare i bambini al cinema, senza tener conto che un film violento, rimane tale anche se mutilato. Oppure, ancora peggio, tenendone conto e fottendosene alla grande.

La scusa della unrated edition in DVD non regge più, basta, ce li avete letteralmente sfracassati, dal remake di "Non aprite quella porta" in poi.

Per il momento le scene tagliate sono:

1) Diverse sequenze dalla mattanza nel villaggio.
2) La famosa carotide strappata a mani nude (che mi aveva fatto esultare in sede di trailer).
3) Dettagli truculenti durante l'assalto alla base.
4) Un paio di inquadrature dalla scena dello stupro di gruppo.
5) Smembramenti assortiti durante la carneficina finale.

Ce n'è abbastanza per incazzarsi...

venerdì 1 febbraio 2008

Le battaglie del secolo!

Si parte con uno scontro incredibile!
Apocalisse VS. Peter Griffin!
Le scommesse sono aperte: chi vincerà?
Scopritelo qui...

http://www.youtube.com/watch?v=MK3ck4-U014

Si ringrazia Andrea Pelle per la segnalazione.

giovedì 31 gennaio 2008

Un'ossessione chiamata Nick Raider...

Lo ammetto: i fumetti, per me, sono sempre stati una piacevole ossessione.
Leggerli non era sufficiente. Guardarli, neppure.
Fin dai tempi delle colossali scorpacciate di Braccio di Ferro e Cattivik, il mio approccio all'arte sequenziale prevedeva tre irrinunciabili steps:

1) "Snervante spluciamento edicoloso", con buona pace dei giornalai che mi osservavano con malcelata (in)tolleranza.

2) Lettura frenetica (ma frenetica sul serio!) delle storie.

3) Spoglio rigoroso delle singole vignette con maniacale attenzione ai dettagli.

Se dopo questa confessione rivedete nel sottoscritto le caratteristiche compulsive del serial killer, posso capirvi. Dico davvero.
Ma permettetemi di proseguire...
Da qualche anno a questa parte, infatti, insieme al lavoro di sceneggiatore, sono riuscito a trasformare la mia puntigilosa pulsione di lettore in una nuova opportunità professionale.
Qui di seguito, potete vederne il ritratto:

Sì, è Nick Raider, nella prima gloriosa copertina realizzata da Giampiero Casertano. Dopo aver abbandonato la scuderia Bonelli, il poliziotto nuiorchese (in italico idioma!) si è accasato presso Edizioni If, per un corposo (e succoso) ciclo di ristampa. La nuova edizione prevede una rubrica intitolata Tracce Nascoste, nella quale vengono sviscerate curiosità e minuzie relative all'albo in questione. Si spazia dalla crimonologia alla storia, dalla balistica alla geografia, dal cinema alla letteratura e chi più ne ha più ne metta. Tutto, partendo dalle informazioni fornite dalle singole vignette, autentiche custodi di piccoli, grandi tesori. Il curatore, come avrete capito, è il vostro Affezionatissimo (tanto per citare l'Alex De Large di Kubrikiana memoria...).

Di conseguenza, se vi piacciono le avventure poliziesche e i relativi approfondimenti, possiamo incontrarci in edicola tutti i mesi. Io ci sarò, e voi?

Black Subterranean!

Lo so! Gli aggiornamenti scarseggiano ma il mio impegno nel Sotterraneo è più vivo che mai!
Che ve ne pare della nuova veste "black"?
Attendo i vostri consigli! Ci sentiamo presto!

lunedì 21 gennaio 2008

Scusi, mi accompagnerebbe fino a Mibtel?

Secondo "quelli che sanno", l'economia è la scienza che studia la modalità di allocazione di risorse limitate, al fine di massimizzare la propria soddisfazione.
Ora, se la definizione è corretta, nelle vostre testoline dovrebbe materializzarsi l'icona di un bel porcellino salvadanio. A me, di solito, succede così; visualizzare i concetti mi aiuta a sviluppare intrecci e finali. Chiamatela deformazione professionale, se volete.
Eppure, dovrebbe essere una questione di logica: se voglio massimizzare la soddisfazione partendo da risorse limitate, l'unica soluzione possibile è il risparmio. E' proprio questo il significato di "fare economia", no?
No. Semmai, è vero il contrario.
Oggi l'economia non è un maialino sorridente con la fessura per le monete (o per il bancomat, tanto per non risultare obsoleti) ma un luogo lontano, una landa accessibile a pochi funestata dallo spettro della recessione.
"Attento, non andare in quella casa, c'è la recessione!"
Chissà, forse, un domani, per fare addormentare i bambini cattivi diremo: "Se non ti metti subito a dormire chiamo la recessione e ti faccio portare via!"
Niente paura, non ho intenzione di addentrarmi in discorsi moralistici. Quello che accade sotto i nostri occhi è talmente ripugnante che non può essere liquidato con una semplice pacca sulla spalla.
Sto parlando di etimologia e di chi si arroga il diritto di appropriarsene per modificarla. Chi prende un concetto semplice e lo trasforma in una Terra di Mezzo senza luce, punteggiata di città inquietanti dai nomi incomprensibili: Mibtel, Nikkei, Hang Seng e via discorrendo. Chi trasforma il concreto in fantasma, precludendoci l'opportunità di valutare, scegliere e intervenire.
Oggi, per "fare economia" è necessario spendere, investire sul nulla, e affidare il proprio denaro a chi può condurci attraverso la suddetta Terra di Mezzo (o almeno, così sostiene lui...). Vuoi vedere che si tratta di Vermilinguo?
Se Tolkien leggesse questo post e vedesse i propri reami paragonati a un simile cumulo di merda si incazzerebbe di brutto. E avrebbe ragione.
Ma ve l'ho detto, devo visulizzare le cose per cercare di comprenderle!
E, intanto, torno al mio porcellino salvadanaio...

sabato 19 gennaio 2008

Post basculanti...

State tranquilli.
Niente possessioni, maledizioni o riti vudù.
I post che ogni tanto cambiano forma e posizione sono frutto soltanto della mia scarsa perizia bloggosa...
Delusi?
Mi spiace: per il soprannaturale mi sto ancora attrezzando...

venerdì 18 gennaio 2008

Un po' di Doc McKunt...

Lo so.
Nell'era del consumismo più sfrenato e degli acquisti a scatola chiusa, l'editoria è ancora un'isola felice. In libreria i volumi si possono guardare, sfogliare, annusare, così come accade in fumetteria.
Il rapporto intimo che il fruitore instaura con il prodotto (e con la successiva lettura) nasce proprio lì, tra gli scaffali, da un approccio "artigianale" che troppo spesso viene relegato in secondo piano.
Così, dopo il post precedente su Doc McKunt, ecco un paio di tavole estratte dal primo numero.
Guardate, leggete e annusate. Poi, se ancora ne avrete voglia, decidete.
Lui sarà ancora là ad aspettarvi, su qualche scaffale stracolmo di idee, immagini e colori, più vicino di quanto possiate immaginare.
Statene certi.



Aduken!

Per tutti quelli che credevano che Ryu e Ken fossero i personaggi più fighi in assoluto.


Per tutti quelli che usavano Blanka ma "ehi! Non vale fare sempre la scossa!"
Per tutti quelli che odiavano i calci rotanti di Guile, gli uppercut di Sagat e gli allunghi di Dalhsim.
Per tutti quelli che "oh, bello! Non c'è mica solo Street Fighter!"

Questo link è per voi:

http://www.adultswim.com/games/biblefight/

Parental advisory: heretic content.

mercoledì 16 gennaio 2008

Tanto per cominciare...

Con sommo gaudio e irrefrenabile pulsione nerd, posto qui sotto una foto a cui sono particolarmente affezionato.
Eccola qua...



Il biondo vichingo entusiasta della lettura è Jorg Buttgereit, regista teutonico di culto approdato in Italia per l'ultima edizione del PesarHorrorFest. Il suo curriculum vitae, vanta opere come Nekromantik (uno e due), Schramm e Der Todesking, autentiche pietre miliari del cinema estremo, osteggiate dalla censura e osannate dai fans.
Quello che il buon vecchio Jorg stringe tra le mani, invece (e osserva con indicibile ammirazione!) è uno dei primissimi lavori di sceneggiatura del sottoscritto, un fumetto umoristico/erotico/demenziale intitolato Doc McKunt.

Vualà la copertèn (cliccate pure che s'espande):


I disegni e i colori (o meglio, le tonalità di grigio) sono opera dei validissimi Mattia Dossi e Andrea Pelle.
La miniserie, strutturata in sei volumi, è al momento in fase di stallo, in attesa di essere rimaneggiata per nuove soluzioni editoriali.
Ad ogni modo, chi non dovesse resistere alla tentazione e volesse accaparrarsi il primo numero, può trovarlo in (quasi) tutte le fumetterie. Il costo dell'albo è di 5 euri, comprensivo di uno spettacolare omaggio!
A giudicare dall'espressione di Jorg, direi che ne vale la pena...

Benvenuti, amici!

Vampiri, serial killer, lupi mannari, zombi, streghe e cowboy mummificati: un caloroso benvenuto a voi tutti! Dopo anni di tentennamenti e di "sì, sì, un giorno lo apro 'sto cavolo di blog!", eccomi qui con un angolino nuovo di zecca da consegnare ai meandri della Rete. Saluto chi mi conosce con una pacca sulla spalla, un bacione sulla guancia o una mannajata in pieno volto (a seconda dei casi e dei gusti...) e invito i forestieri, nel caso lo volessero, a dare un'occhiata al mio profilo (che verrà completato e aggiornato a breve, promesso!).
Per ora è tutto. Ci risentiamo prestissimo qui, nel sotterraneo...