domenica 21 febbraio 2010

Sanremo 2010


2009 Marco Carta
2010 Valerio Scanu

Ora, non me ne frega niente del festival e non l'ho guardato ma un coro sorge spontaneo:

giovedì 18 febbraio 2010

Scene by scene (1)!

Finchè You Tube mi supporterà, ho deciso che, di tanto in tanto, posterò le scene che non mi stancherei mai di rivedere.

Si parte con "Una vita al massimo" (True Romance, 1993, Tony Scott).
Sceneggiatura di Quentin Tarantino. Cast stellare.
Loro due, su tutti...

lunedì 15 febbraio 2010

Raffreddatissimo...


Tipo che se mi dimenticassi di mettere il fazzoletto davanti alla bocca, ogni starnuto potrebbe trasformarsi in uno degli inquietanti ghirigori ematici di Dexter Morgan (solo per l'ampiezza della "rosata", eh... non è che sto schizzando sangue...).
Appena mi rimetto (anche qui, occhio a non immaginarmi mentre mi auto-cannibalizzo) ho due missioni da portare a termine: consegnare la seconda storia di 94 tavole nell'arco di due mesi e andare a vedere "Amabili Resti".
Etcì!

lunedì 1 febbraio 2010

No, dico... ma ci han presi tutti per scemi?


Premessa: non ho visto Paranormal Activity al cinema.
Consiglio: non dovreste farlo neanche voi.


Mi è capitato di dare un'occhiata a questa AUTENTICA CAGATA durante una pausa pranzo di qualche settimana fa.
Non sapevo che fare, ce l'avevo lì. Così l'ho messo su.
I 100 e passa minuti successivi sono trascorsi tra maccheroni di traverso, sproloqui vari e frasi del tipo:

"Ma che ca...?!? Ancora? Basta, dai!!!"
"Adesso succede qualcosa, vero? Vero che succede? Eh?!? Uff!"
"Eccheppalle..."

Ovviamente, Paranormal Activity è finito subito nel dimenticatoio.
Mai avrei pensato di sprecare un post per parlarne. Mai.
Era una roba brutta destinata a rimanere una roba brutta.
Stop.
Invece, in questi giorni, pare che l'abonivole ciofeca - avvicinandosi alle sale nostrane - stia sbancando di là, facendo sfracelli di qua e trallalero trallallà.
Il panzer pubblicitario ha scomodato Spielberg (che l'ha definito "uno dei film più spaventosi dopo Lo Squalo"), violentato il termine low budget e riempito la locandina di strilli assurdi.

"Più spaventoso di un dito in un occhio!"
"Pazuzu ci fa una sega!"
"L'acclamato vincitore del Festival delle Capre Urlanti!"

(oddio, forse non dicono esattamente così...)

Trovo emblematico che il "caso" Paranormal Activity sia scoppiato in concomitanza del Maelstrom 3D di Cameron (dopo il quale, si mormora, "il cinema non sarà più lo stesso") ma, non avendo ancora visto il secondo, mi cucio la bocca e accetto di buon grado il ruolo dell'eretico.

Ad ogni modo, volete spingere una stronzata?
Fatelo.
Paranormal Activity è talmente orrendo (e ridicolo, girato male, sconclusionato, ritmato da un montatore bradipo, patinato nononstante l'apparenza, recitato da cani) che si distruggerà da solo.

Per il momento, noi, i nostri 7 euri e 50 ce li teniamo in saccoccia.