domenica 25 gennaio 2009

Il codice del silenzio

Ci risiamo.
L'altro giorno (credo fosse venerdì, per l'esattezza), è apparsa su alcuni giornali questa notizia:

VERONA - Per trent’anni, fino al 1984, sarebbero stati costretti a subire gli abusi di 25 religiosi. Le vittime? Un centinaio di ragazzini. A distanza di 24 anni, 15 ex allievi dell’istituto per sordomuti “Antonio Provolo” di Verona - che oggi hanno fra i 50 e i 70 anni - hanno denunciato tutto al settimanale L’espresso, domani in edicola. Le accuse, sottoscritte con nome e cognome da 67 vittime, sono accompagnate da testimonianze scritte e filmate. Impossibile rivolgersi alla magistratura: tutti i reati sono ormai prescritti. Gli abusi - più sui ragazzini che sulle bambine - sarebbero avvenuti nel dormitorio, nelle camere dei preti, nei bagni e anche sotto l’altare o nel confessionale. Oltre alle violenze, le vittime avrebbero subito anche punizioni corporali e percosse. (City)

Certo: i reati sono ormai prescritti.
Forse è per questo che, lo stesso giorno, i maggiori telegiornali nazionali hanno preferito diffondere quest'altra di notizia:

http://www.rai.tv/mpplaymedia/0,,News-Tg1^71^178361,00.html

Più attuale, significativa, affidabile, per iggiovani!
Anche questa volta, però, qualcuno ha dimenticato un particolare importante: "il dono di Dio" nominato nel servizio è in realtà frutto di una lunga trattativa tra funzionari della Santa Sede e Henrique De Castro (managing director delle soluzioni media di Google - proprietaria di You Tube).

Dite che stavolta, dato il cliente, il buon Henrique si sarà accontentato di un paio di pater noster?

1 commento:

Enrico Teodorani ha detto...

Don't you know there ain't no devil, there's just God when he's drunk...