venerdì 13 novembre 2009

World painted blood - Track by track...


Ormai è uscito da un po'.
L'ho visto fare capolino da un negozio di dischi lucchese e non ho resistito alla tentazione di acquistarlo al day one (cuore di fan...).
Le aspettative non erano molto alte ma devo ammettere che l'ultimo lavoro degli Slayer non è affatto male.
Il mio lettore cd l'ha macinato più volte e, nonstante i fasti di un tempo siano andati irrimediabilmente perduti, sono pronto a sbilanciarmi: World Painted Blood è nettamente superiore a God Hates us all e Christ Illusion (non che ci volesse molto, eh...).
Eccolo qui sviscerato traccia per traccia:

1 - WORLD PAINTED BLOOD
Al termine di un'intro macabra e old school, la title track si dipana lungo un riffing alterno e asimmetrico. Il fantasma di South of Heaven comicia ad aleggiare dopo pochi istanti, trasportando l'ascoltatore nel territorio preferito di Hannemann e soci: l'oscurità fatta musica.

2 - UNIT 731
Bastarda e tiratissima, Unit 731 rilegge il tema di Angel of Death visualizzando le atrocità dei campi di sterminio (questa volta ci spotiamo in Manciuria, già teatro del malatissimo nasty movie Men Behind the Sun) attraverso lo spettro di una vittima decisa a vendicarsi.

3 - SNUFF
Il titolo dice tutto. Il brano un po' meno.
King partorisce il solito riff di chitarra schiacciasassi, ma il pezzo pecca un po' di personalità.
Forse uno degli episodi più infelici del disco.

4 - BEAUTY THROUGH ORDER
Molto bella. In linea con quello che gli Slayer sono diventati dopo Season in the Abyss.
Gli echi di Dead Skin Mask e Divine Intervention si fondono in un brano tosto, completo, complesso e compatto. Ottima interpretazione di Araya.

5 - HATE WORLDWIDE
Non mi era piaciuta come singolo e continua a non piacermi.
Un thrashettino senza coraggio.
Se volete dargli un'ascolto, la trovate di seguito:


6 - PUBLIC DISPLAY OF DISMEMBERMENT
Canzone tutto sommato ordinaria, funestata da un titolo alla Cannibal Corpse che non ci azzecca una fava. Comunque, apprezzabile.

7 - HUMAN STRAIN
Intro perfetta, d'atmosfera, che accompagna strofa e ritornello.
Il mood marcio è davvero notevole, peccato risulti un po' ripetitivo.
L'apertura spettrale e melodica (sì, avete capito bene) ritrae perfettamente gli Slayer di oggi.
Prendere o lasciare...

8 - AMERICON
Naturale seguito di Human Strain.
Qui, la struttura è leggermente più classica ma Araya si ostina a voler cantare (cosa che gli riesce piuttosto bene...)

9 - PSYCHOPATHY RED
L'avevo odiata. E l'avevo pure scritto sul blog...
Nell'economia del disco, ad ogni modo, si lascia sentire. Rivalutata!

10 - PLAYING WITH DOLLS
La perfetta summa di questo World Painted Blood.
L'attacco ultra melodico - che farà storcere il naso a molti - mi ha ricordato da vicino Season in the Abyss (il brano, non l'album). Sicuramente l'epsiodio più rappresentativo di tutto il lavoro.
Può piacere o non piacere, ma è oggettivamente un ottimo pezzo:



11 - NOT OF THIS GOD
Corna al cielo, testoni che si scuotono, stage diving, moshing.
Ecco gli Slayer dei bei vecchi tempi. Not of this God è una mazzata in faccia che chiude divinamente l'album con una strizzata d'occhio agli hardcore fan.
Come a dire: "Ehi, amico! Siamo ancora capaci di suonare 'sta roba, tranquillo! Preferiamo soltanto fare altro..."

E voi? Cosa preferite?

3 commenti:

Unknown ha detto...

ma allora sei proprio un mosher!
mah, ho cliccato su "Playing with dolls", non mi esalta...è che non riesco a schiodarmi da "Season in the Abyss" (album) per me il top del quartetto.

e comunque: Pubblica Dimostrazione di Smembramento!!!

Dave R. ha detto...

In effetti nessun pezzo "esalta".
Nessuno, se paraganato al back catalogue...
Ma nell'ottica di World Painted Blood, "Playing with Dolls" è sicuramente il brano più rappresentativo.

Poi, come ho scritto nel post, può piacere o non piacere...

P.S: Che soffra della stessa malattia che ha spinto i fan dei Metallica a rivalutare LOAD e RELOAD?

Unknown ha detto...

mai svalutato Load e Re-load...e sono un fan dei 'tallica fino a St.Anger! quello sì terribile e irrivalutabile, come l'ultimo del resto. aaaaa...dove finiremo...