giovedì 20 marzo 2008

Gore, gore list!

Solleticato dall'analogo post del buon Alex Crippa (clickate sul link a fianco per fare un giro sul suo blog!), provvedo a stendere la top ten dei miei "filmacci" culto.

Nota: la posizione è puramente indicativa. Già è complicato sceglierne dieci, figuriamoci metterli pure in ordine di preferenza!

Allora...

1) Nekromantik (1987, Jorg Buttgereit)
Imprescindibile. C'è tutto quel che serve per passare un'allegra serata borderline...

2) Qulla villa accanto al cimitero (1981, Lucio Fulci)
Sarò un eretico ma lo preferisco all' Aldilà...

3) Django (1966, Sergio Corbucci)
Lo spaghetti western per antonomasia. Solo Il grande silenzio e Oro Hondo meritano di stare sullo stesso scaffale...

4) Buio Omega (1979, Joe D'Amato)
Il capolavoro di Aristide Massaccesi. I fan di Antropophagus mi scuseranno...

5) Operazione paura (1966, Mario Bava)
Letto il nome del regista? Nient'altro da aggiungere...

6) Flower of Flesh & Blood (1988, Hideshi Hino)
Se amate lo splatter più oltranzista, il secondo episodio della famigerata serie Guinea Pig fa sicuramente al caso vostro. Con un finale da brividi (quelli veri, però)...

7) Mery per sempre (1989, Marco Risi)
Perchè? Perchè sì... l'ho visto diciottomila volte e conosco tutte le battute a memoria. Senza dimenticare un Tony Sperandeo da antologia nel ruolo dell'agente Turris...

8) Brain Dead (1992, Peter Jackson)
L'apice del regista neozelandese. Astenersi dall'edizione italiana doppiata (come al solito) col culo...

9) Men behind the sun (1987, Mou Tun Fei)
Ogni volta che lo guardo sto male. Estremo sotto tutti i punti di vista...

10) Cannibal Holocaust (1980, Ruggero Deodato)
Geniale, controverso, deprecabile e affascinante. Una volta schiacciato play non ti stacchi più.

Eh?!? Cosa?!?... Sono già arrivato a dieci?!?
Cazzo! E i poliziotteschi con Merli, Milian e Silva? I film di Di Leo? Le tette della Fenech e le scorregge di Alvaro Vitali?

Vabbè... sarà per un'altra volta!

4 commenti:

Unknown ha detto...

sì, una lista sola non basta...

peccato che da quando ho un micio non riesco più a rivalutare (non ce la faccio proprio!) film come Cannibal Holocaust e Men Behind the Sun (bastardi! povero gatto!)

per il resto tutto fikissimo....

Dave R. ha detto...

La scena del gatto di "Men behind the sun" è dura da digerire, concordo...

Nonostante questo, continuo a reputare il film di Fei il più controverso (e indimenticabile!) anello di congiunzione tra la triologia di Ilsa e gli shockumentary alla Faces/Traces of Death...

Senza dimenticare che, in questo caso, la storia regge abbastanza (pur riusltando platealmente pretestuosa...)...

Unknown ha detto...

men behind the sun: d'accordo sull'anello di congiunzione (ottima analisi) e sul valore del film in sé.

sarà che mi sto rammollendo...chissà, se mai avrò un figlio ripudierò anche il "paperino"...ma no, dai! m'incazzo solo quando si usano animali veri, eccheccacchio...fà sù un animatrone, no?

Anonimo ha detto...

Titoli che copierò e incollerò sul Mulo!
Io farò la mia top-ten e la appenderò sul portone di casa...
eMa