
Ah, dimenticavo...
Con colpevolissimo (ma issimo, issimo!!!) ritardo ho visto anche Martyrs.
Molto ma mooolto bello!
Peccato che non sia un torture porn (non a tutti gli effetti, almeno...).
Se i vari Guinea Pig basavano la loro forza sul mero impatto visivo e Hostel si limitava ad accodarsi a un'estetica della morte più grandguignolesca che disturbante, Martyrs attinge ai canoni del genere forte di un'idea che lo pone immediatamente - o meglio, dopo la prima visione - sotto i riflettori di un'altra categoria.
Una categoria più ampia del torture porn.
Credo che l'opera di Laugier rientri a pieno merito nel panorama del cinema estremo, rifuggendone le etichette precise (il ventaglio di sottogeneri presi in esame è decisamente troppo vasto per sacrificarne alcuni a favore di altri).
Così come accadeva per il compianto Alberto Cavallone, d'altronde: dove potrebbero essere collocate pellicole come Blue Movie o Spell?
Al di là delle catalogazioni, comunque, Martyrs è un film solido nella sua intransigenza.
I colpi di scena, seppur telefonati sul QUANDO, sono decisamente spiazzanti sul COSA. Ed è proprio lì la sua forza...
La follia che accompagna Anna e Lucie nella prima parte dell'incubo che le vede protagoniste, viene brutalmente interrotta da una realtà ancor più allucinante a cui non possono sottrarsi.
Né loro, né noi.
Piccola nota a margine.
Come per tutti i nasty movie che si rispettino, anche di Martyrs si paventano edizioni uncut (97 minuti contro i nostri 85) sperdute in chissà quale dungeon.
Leggende metropolitane? Forse...
1 commento:
non avevo dubbi.
PS versione uncut? eccazzo mi tocca recuperarla, leggenda metropolitana o no...
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